La storia
Il piccolo, uno studente di quinta elementare, per due anni si è arrangiato da solo per i pasti, la scuola e l'igiene. Si nutriva di biscotti, scatolette di conserve o di pomodori rubati da un balcone vicino, come ha spiegato lui stesso ai gendarmi francesi. L'appartamento in cui viveva non era riscaldato e non aveva elettricità.
Ciò non gli ha impedito di recarsi tutti i giorni a scuola, dove otteneva buoni risultati. «Era sorridente, un ottimo alunno, sempre pulito, educato. Non sembrava che potesse essere stato abbandonato», ha dichiarato Barbara Couturier, sindaco di Nersac.
Da quando i vicini hanno dato l'allarme un anno fa, il bambino vive in una famiglia affidataria. La 36enne, al tribunale di Angoulême, non ha riconosciuto i fatti: «Non sarò una mamma modello, ma è pur sempre mio figlio». Da quando suo figlio è stato affidato, però, la donna sarebbe andata a trovarlo solo due volte.