I bambini italiani leggono bene, ma per il Covid persi 20 anni. «Divario tra Nord e Sud si è triplicato»

Martedì 16 Maggio 2023, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 10:30

Bambini italiani superiori alla media Ue

La percentuale dei nostri studenti che risponde con successo alle domande più difficili è dell'8%, ossia appena superiore alla mediana internazionale. Per tutti gli altri livelli la percentuale di studenti italiani ha un valore superiore rispetto al benchmark internazionale: in particolare, più di 8 studenti su 10 raggiungono il livello intermedio e, soprattutto, si osserva in Italia la percentuale più alta in assoluto (97%) di studenti che riescono a rispondere almeno ai compiti più semplici di lettura.

Tuttavia, nella disaggregazione dei dati per area geografica, emergono differenze importanti: nel Sud Isole, infatti, gli studenti che dimostrano di padroneggiare con successo i testi più difficili (4%) sono la metà - o meno della metà - di quelli nelle aree del Nord e del Centro e gli studenti che raggiungono il livello Alto sono 1 su 3, contro circa 1 su 2 nelle suddette aree. Accomuna, invece, tutte le aree geografiche la capacità di portare la quasi totalità degli studenti almeno al livello base di comprensione della lettura, con una percentuale mai inferiore al 95% di studenti che sanno svolgere almeno i compiti più semplici di lettura.

Sempre in Italia, la percentuale di studenti che raggiungono livelli avanzati ha subito sul lungo periodo una flessione di -3 punti percentuali e i dati di Pirls 2021 ci restituiscono la percentuale più bassa sul livello avanzato mai rilevata in 20 anni, come avviene, ad esempio, in Germania e nei Paesi Bassi. Questi due Paesi europei presentano, dal canto loro, anche un peggioramento dei risultati ai livelli più bassi della scala: nei Paesi Bassi, ad esempio, si registra un calo del 17% di studenti al livello alto e in Germania raddoppia (da 3% a 6%) la percentuale di chi non raggiunge il livello base. L'Italia dimostra, invece, di mantenere nel tempo una sostanziale stabilità delle abilità degli studenti in lettura tanto che oggi i nostri studenti hanno mediamente abilità di comprensione della lettura superiori a quelle degli studenti tedeschi o olandesi che nel 2001 erano pari o superiori ai nostri studenti.

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