Tre diversi scenari di rischio, misure restrittive via via più stringenti ma localizzate. Il premier Conte si prepara oggi a varare il nuovo dpcm ma ieri alla Camera ha spiegato cosa dobbiamo aspettarci: «Avremo una fascia riservata alle Regioni a rischio alto, quelle con un Rt sopra l’1,5 e una trasmissibilità non controllata del Covid, dove entreranno in vigore le misure più restrittive. Poi avremo una seconda fascia, con Regioni a rischio alto ma con misure lievemente meno restrittive. Infine ci sarà una terza fascia con le regole valide per tutto il territorio nazionale, quindi per le restanti regioni». Stando all’ultimo monitoraggio disponibile, in quest’ultima fascia oggi ricadrebbero solo la Basilicata (Rt a 1.04) e la Sardegna (1.12). Tutte le altre avrebbero problemi di lockdown parziali per attività, circolazione delle persone, orari.
I FATTORI. L’indice di rischio per ciascuna regione verrà deciso sulla base di molti criteri (21) tra cui il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il numero di nuovi focolai, l’occupazione dei posti letto.
CHI HA PAURA. Tra le regioni a rischio più alto, con la previsione di misure più restrittive, compreso il lockdown totale, potrebbero rientrare la Calabria, il Piemonte e la Lombardia.
A LUCI SPENTE. Il premier ha parlato poi di un lockdown «nella fascia serale più tarda». Nella maggioranza non c’è accordo: potrebbe scattare alle 21 o alle 22. Comunque sono ammesse deroghe (con autocertificazione) per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e necessità urgenti. Ci sarà anche il divieto di spostamenti da e per quelle regioni che hanno elevati coefficienti di rischio. Di sicuro per l’Italia si annuncia un inverno duro.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Novembre 2020, 12:31
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