Chikungunya, oggi vertice in Regione

Chikungunya, oggi vertice in Regione
Flavia Scicchitano
Sale di giorno in giorno nel Lazio e in tutta Italia l'allarme Chikungunya. I casi di contagio dal virus trasmesso dalle zanzare tigri infette sabato erano 64, contro i 47 di venerdì. Di questi, 54 risiedono o hanno soggiornato ad Anzio, la città del litorale sud di Roma dove è stato individuato un focolaio, 7 casi sono stati registrati a Roma, 3 a Latina.
E per valutare l'azione di disinfestazione messa in atto fin qui dai Comuni interessati, oggi è in programma un super vertice negli uffici della Regione. Intorno al tavolo i rappresentanti di Roma Capitale, Anzio e Latina. Ma anche i tecnici dell'Istituto superiore di sanità. L'obiettivo è verificare le bonifiche effettuate ed eventualmente potenziare gli interventi, estendendoli a nuove zone della capitale rispetto a quelle già individuate. In particolare le aree verdi dove la manutenzione è stata carente. E mentre cresce l'emergenza, il Campidoglio torna a difendersi da nuovi attacchi: «A Roma disinfestazioni e derattizzazioni sono state effettuate con grande impegno. Dire o lasciar intendere il contrario è un gesto irresponsabile nei confronti dei cittadini. Il focolaio non è a Roma ma ad Anzio», dice l'assessore alla Sostenibilità di Roma, Pinuccia Montanari, replicando all'ex presidente di Ama, Piergiorgio Benvenuti, che mette in discussione il lavoro di prevenzione fatto dall'amministrazione.
«Roma è stata danneggiata dalle disinfestazioni inefficaci di altri comuni laziali - aggiunge Montanari - Roma, con 2.875.364 abitanti ha subito 6 casi di contagio. Anzio, con 54.211 abitanti, 19 casi. Una parte dei romani risultata positiva alla Chikungunya era stata in vacanza ad Anzio. Mentre i nostri trattamenti preventivi a bassa tossicità hanno funzionato molto meglio degli altri, ci chiediamo cosa hanno fatto le altre amministrazioni per garantire la salute dei cittadini. Valuteremo tutte le azioni possibili, anche legali, denunciando il procurato allarme e la diffusione di notizie false». In allerta anche l'Oms: «C'è il rischio di un'ulteriore trasmissione», scrivono gli esperti, che tra i consigli per chi viaggia in Italia, individuano abiti lunghi, repellenti, finestre e porte schermate, zanzariere copri-letto.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Settembre 2017, 05:00