Roma, pestato in metro: difeso solo dalla madre. Gli altri guardavano, poi fuggi fuggi

Pestato in metro: l'ha difeso solo la madre, gli altri guardavano
Preso a calci e pugni in testa fino a essere ridotto in fin di vita in un vagone della metro di Roma. Un'aggressione violentissima scattata nel primo pomeriggio di domenica davanti agli occhi di altri passeggeri. A difendere Maurizio Di Francescantonio, un 37enne residente a Tivoli, è stata la madre che ha cercato di strapparlo alla furia di quegli sconosciuti facendogli da scudo e 'incassando' anche lei dei colpi.

È accaduto su un convoglio della linea B. Un gruppetto di ragazzi si è acceso una sigaretta a bordo e il 37enne ha fatto notare che non era consentito. «Qui non si fuma. Smettetela di dare fastidio» ha detto ai quattro giovani, scatenando la reazione di due di loro. Così è iniziato un pestaggio in piena regola. Calci, pugni sferrati anche quando l'uomo era per terra, mentre la madre cercava di difenderlo come poteva. Quando la metro si è fermata alla stazione di piazza Bologna c'è stato un fuggi fuggi generale. A dare l'allarme alla polizia il personale in servizio dell'Atac e in particolare - secondo quanto reso noto dall'azienda dei trasporti della Capitale - il conducente del treno, anche grazie all'ausilio delle telecamere a circuito chiuso presenti a bordo. Madre e figlio sono stati soccorsi e trasportati in ospedale dal 118. Il 37enne è stato ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Umberto I per un trauma cranico e un'emorragia cerebrale. È stato trasferito nel reparto di Neurochirurgia per essere sottoposto a un intervento chirurgico. Le sue condizioni rimangono gravi anche se, secondo quanto si è appreso da fonti sanitarie, è sempre rimasto lucido e i medici sono moderatamente ottimisti.

Ferita lievemente la madre, una 60enne, che ha riportato varie contusioni giudicate guaribili in 8 giorni. Quando i poliziotti dei commissariati di Porta Pia, San Lorenzo e del reparto volanti sono giunti a piazza Bologna, gli autori dell'aggressione si erano già allontanati. Grazie alla descrizione fornita, però, gli agenti li hanno rintracciati a pochi metri di distanza in viale XXI Aprile. Uno di loro ha reagito agli agenti e ha danneggiato l'auto di servizio. Bloccati, sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio e si trovano ora a Regina Coeli. Si tratta di due giovani di Caserta, di 24 e 26 anni, con precedenti per rapina e spaccio.
I due erano nella Capitale per una 'toccata e fuga'. Sarebbero risultati estranei all'aggressione gli altri due giovani che erano con loro sul convoglio. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, madre e figlio, entrambi residenti a Tivoli, erano saliti in metro a Termini in direzione Rebibbia per fare rientro a casa. E intanto l'Atac ha scaricato le registrazioni delle telecamere per metterle a disposizione degli inquirenti.

Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Settembre 2016, 14:21
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