L'Acer attacca la Raggi: “Poche risorse disponibili, Roma è ferma”

L'Acer attacca la Raggi: “Poche risorse disponibili, Roma è ferma”
L'Acer striglia la Virginia Raggi. Ieri mattina all'Auditorium Parco della Musica si è riunita l'assemblea annuale dei costruttori romani senza la sindaca di Roma. A cui l'associazione non ha fatto mancare critiche e appunti.

«Purtroppo, a circa sei mesi dall'insediamento della nuova amministrazione capitolina, non siamo riusciti a percepire con chiarezza in che cosa consista la visione immaginata per la Roma futura. - le parole del presidente Edoardo Bianchi -. Ha preoccupato, per esempio, la decisione di non candidare Roma alle Olimpiadi del 2024. Sarebbe stata un'importante occasione di sviluppo, da gestire con risorse altrui ma coerentemente con le necessità di una città da governare con la forza e la consapevolezza di chi dispone degli anticorpi necessari contro il malaffare e degli strumenti di garanzia opportuni».

Non più morbido il direttore generale dell'Acer, Alfredo Pecorella che ha sottolineato proprio l'assenza della Raggi: «Lo diciamo con un pizzico di delusione - ha esordito -. Oggi con noi non c'è il sindaco di Roma che avevamo invitato dallo scorso luglio. Come associazione crediamo nel dialogo tra costruttori, forze produttive della città con il primo cittadino di Roma. Penso sia utile, indispensabile a tutti». 

Al posto della sindaca è arrivato il responsabile dell'Urbanistica e Lavori Pubblici Paolo Berdini che ha cercato di ricucire proponendo un patto per la città: «Vi porto i saluti della sindaca che ha la stessa sensibilità che ho io per questa forza produttiva. Vi proporrò un protocollo. La città - ha ammesso - ha grandi difficoltà. Noi partiamo con un grande ritardo rispetto a come le grandi città stanno guardando al futuro. E dunque abbiamo una responsabilità aggiuntiva. La distanza che ci separa dalle grandi capitali è enorme». 

Secondo il numero uno della Camera di Commercio, Lorenzo Tagliavanti, la Capitale «non si è fermata solo per motivi economici bensì per mancanza di idee e progetti. La città ha ancora le possibilità di ripartire ma nessuno deve avere l'arroganza di dire che lo vuole fare da solo».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Dicembre 2016, 09:29
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