Presa la banda di rapinatori di banche:
"11 rapine in un anno, bottino da 1,5 milioni"

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Sgominata dai carabinieri del Comando provinciale di Roma una banda di rapinatori, accusata di aver commesso in un anno 11 rapine in banca per un bottino complessivo di circa un milione e mezzo di euro. Tre rapinatori, tutti romani già noti alle forze dell'ordine, sono stati arrestati stamattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma mentre un quarto componente della banda, un pregiudicato di Ladispoli, è indagato a piede libero e non arrestato per le precarie condizioni di salute in cui versa.

A quanto ricostruito dagli investigatori, la tecnica dei rapinatori prevedeva sempre un 'agguatò al direttore della filiale all'apertura della banca. Armati, lo immobilizzavano e aspettavano l'arrivo dei dipendenti che venivano legati con fascette in plastica e chiusi in una stanza. I malviventi attendevano l'apertura temporizzata delle casseforti e, dopo averle svuotate, la fuga. Il complice di Ladispoli li seguiva a distanza con lo scanner, avvisandoli dell'eventuale arrivo delle forze dell'ordine.

I tre rapinatori, romani, erano stati già arrestati in flagranza di reato il 22 ottobre dello scorso anno mentre stavano per mettere a segno un colpo presso una filiale di via Pompeo Neri a Roma, in zona Vigna Stelluti. Quel giorno i malviventi, da tempo sotto osservazione dai carabinieri di via in Selci, dopo aver lasciato in strada uno scooter rubato da utilizzare per la successiva fuga, si erano appostati all'esterno della banca per commettere una rapina all'apertura della filiale. I militari sono intervenuti dopo aver notato che due rapinatori avevano impugnato la pistola ed indossato parrucche all'arrivo del direttore. Il complice si era appostato, invece, nei paraggi per fare da «palo».

Dopo l'arresto, i tre erano stati trovati in possesso di due pistole e fascette di plastica.
Il quarto componente della banda era stato arrestato, invece, dopo qualche giorno poiché considerato complice della tentata rapina. Avrebbe ascoltato le comunicazioni radio delle forze di polizia per comunicare ai complici un eventuale arrivo in zona. Dopo l'arresto in flagranza, i militari hanno accertato la «natura di banda organizzata in associazione per delinquere» e raccolto «inconfutabili elementi probatori» su altre 10 rapine, avvenute dall'ottobre 2014 al settembre 2015, con cadenza mensile, e tutte commesse con l'utilizzo di armi da fuoco e parrucche. 

Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Maggio 2016, 11:10
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