Biotestamento, la Camera vuota nonostante i proclami di tutta la politica -Video

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di Alessandra Severini
La legge sul biotestamento arriva in aula alla Camera ma, come un film già visto, fra attacchi strumentali e divisioni nei partiti, i tempi per la discussione si allungano.

Due questioni pregiudiziali e quattro questioni sospensive hanno fatto slittare il voto in un’aula in cui erano presenti a malapena una ventina di deputati. Non è detto che l’esame del provvedimento riprenda la prossima settimana, dopo il decreto sicurezza, vista l’urgenza per l’esame del decreto terremoto. Delusa l’Associazione Luca Coscioni che aveva organizzato un presidio davanti a Montecitorio. L’Associazione chiede «un’assunzione di responsabilità da parte del Parlamento sul tema del fine-vita» ma teme che il ddl «venga ‘svuotato’ rendendo le disposizioni anticipate di trattamento da parte del cittadino non vincolanti». In tale caso la decisione finale spetterebbe solo al medico.

Il testo base, che è rimasto più di un anno in discussione in Commissione e il cui arrivo in aula ha subito già quattro rinvii, prevede la possibilità di predisporre un testamento biologico vincolante per il medico che includa la rinuncia a nutrizione e idratazione artificiale. Non sono invece incluse altre misure, come l’obbligo di fornire la sedazione continua profonda al paziente che la chiede, o la depenalizzazione dell’assistenza medica alla morte volontaria. La legge prevede che le disposizioni sul fine vita vengano rese a un notaio, a un pubblico ufficiale o a un medico del Servizio sanitario nazionale. Le volontà sono sempre revocabili. Ma il ddl rimane profondamente divisivo. Forza Italia e Ncd chiedono modifiche, l’Udc è contraria. Il M5s è orientato a votare a favore, mentre il Pd rimane spaccato fra laici e cattolici.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2017, 08:47
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