La Design Week 2016 è da record:
boom di presenze per Salone e FuoriSalone
di Simona Romanò
Ieri è calato il sipario sulla rassegna che ha tenuto banco per sei giorni intensissimi, confermando Milano capitale del design e scatenando gli entusiasmi per il rilancio del settore dell'arredamento. Tutte le novità mondiali in fatto di abitare sono passate da qui. I numeri ufficiali arriveranno nelle prossime ore, ma non ci sono dubbi sul successo: il Salone ha portato un giro d'affari da capogiro (220 milioni in Lombardia), oltre a fermento, vivacità, euforia fra i padiglioni e in tutta la città grazie al Fuorisalone. Un'ubriacatura di mille appuntamenti - fra mostre, installazioni e presentazioni - negli otto distretti (guai a chiamarli quartieri) coinvolti, da Brera a Tortona, da San Babila alla Statale.
Alberghi al completo e la festa che ha invaso le strade con la ressa che ha quasi superato i tempi d'oro di Expo. Tante le personalità che hanno visitato i padiglioni: dal premier Matteo Renzi - secondo il quale il «design è il futuro del nostro paese» - al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni; dai candidati a sindaco Stefano Parisi e Giuseppe Sala agli esponenti del mondo industriale come Giorgio Squinzi e il suo successore al timone di Confindustria Vincenzo Boccia. Ieri, è arrivato con il suo elicottero anche l'ex premier Silvio Berlusconi, che ha assistito alla messa celebrata per la prima volta dal cardinale Angelo Scola. La kermesse della mille sorprese, non solo sul fronte dell'economia. Lo ha ribadito anche il sindaco Giuliano Pisapia, al taglio del nastro martedì scorso: «Il Salone è uno dei più importanti protagonisti dell'internalizzazione di Milano e dell'Italia». Orgoglioso il padrone di casa Roberto Snaidero, numero uno di FederlegnoArredo: «Finalmente ho visto luccicare di entusiasmo gli occhi degli espositori».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Aprile 2016, 10:45
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