Milano, bilancio ok: più soldi per asili nidi e periferie, meno agli assessorati
di Simona Romanò
Ora si potrà iniziare le prime manovre per il più ambizioso restyling delle periferie. A dettare i tempi è lo stesso Sala: «Già alla fine di quest’anno si dovrebbe vedere qualcosa». Le opposizioni hanno ritirato, tra il malcontento, i duemila emendamenti dopo dieci giorni di sedute ad oltranza. «Gli interessi della città sono stati anteposti ai personalismi» ha commentato l’assessore al Bilancio Roberto Tasca, che ha portato a casa il suo primo bilancio, con una previsione di spesa di 5,8 miliardi di euro. Un documento che tiene conto della spending review, ma non delude i cittadini. Grazie a un emendamento sottoscritto da tutti i partiti è stato anche recuperato un milione di euro per non ridurre i posti nei nidi. Tutti gli assessorati si sono sacrificati.
A mettere a rischio l’ok alla finanziaria è stato il caso dell’assessore alla Trasformazione digitale Roberta Cocco: l’ex manager Microsoft, che si era inizialmente rifiutata di pubblicare on line i redditi del 2015, ha poi sbagliato le cifre delle azioni Microsoft da lei possedute (non per un valore di 36mila ma di 3,6 milioni). Da qui, la presa di posizione della Lega, che ha presentato una mozione di censura nei suoi confronti in discussione lunedì. Ed è proprio il capogruppo leghista Alessandro Morelli il più duro: «È comunque un bilancio da buttare nel cestino. Il peggiore da quando la sinistra è al governo della città».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2017, 10:11
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