Brexit, ora Milano vuole ospitare l'Agenzia Europea del Farmaco al posto di Londra
di Elisa Straini
All’incontro organizzato dall’ambasciata italiana nella sede dell’agenzia di informazione finanziaria Bloomberg, c’erano anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e quello degli Esteri Angelino Alfano. Lì governatore e sindaco hanno ribadito che la città e tutto il terriorio sono «pronti ad accettare le sfide», mentre il ministro Padoan ha rassicurato la comunità finanziaria sul fatto che «a Milano ci sono tutte le condizioni per un business proficuo». Tra gli altri punti di forza su cui ha fatto leva invece Sala, la capacità della città di «attrarre sempre più le giovani generazioni» e di avere alla base «una forte integrazione».
Nella corsa all’Ema, Milano competerà con altre 4 o 5 città europee, ma «ce la possiamo giocare», è tornato a ribadire il sindaco anche da Londra. E così anche il governatore: «Abbiamo presentato ai partner e agli investitori i vantaggi che ci sono a investire a Milano e in Lombardia - ha detto - per noi ospitare l’Ema è fondamentale». E il Pirellone dove ora c’è il Consiglio regionale, nonostante l’idea non piaccia a tutti all’interno del suo partito, per l’ex leader leghista resta «l’unica sede possibile da proporre» per poter competere con gli altri candidati e vincere la sfida. «L’Ema è una grandissima opportunità del post Brexit e noi vogliamo coglierla», ha assicurato. «Non capita spesso che tutte le istituzioni lavorino insieme, aldilà delle appartenenze politiche».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Marzo 2017, 08:56
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