Imprenditore soffocato dai debiti si impicca: "Non sono un vigliacco"

Imprenditore soffocato dai debiti si impicca: "Non sono un vigliacco"

di Melina Chiapparino
«Non sono un vigliacco». Queste le ultime parole scritte in una lettera da un piccolo imprenditore napoletano, E.F. che si è impiccato all'interno del proprio garage, in via Parroco Giustino Russolillo a Pianura. Il 54enne si è stretto al collo una corda, arrampicandosi su di una piccola scaletta e a pochi centimetri da lui ha lasciato un foglio con il messaggio rivolto ai figli ed alla moglie. Nella missiva, piena di amore per la famiglia e dove l'uomo sottolinea di amare la vita ma di non farcela più, l'imprenditore parla delle troppe 'umiliazioni' subite.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che no nhanno potuto far altro che constatare il decesso e le volanti della Polizia. Voci di quartiere raccontano della situazione di difficoltà economica dell'imprenditore che aveva un negozio di articoli sportivi e di un decreto ingiuntivo che avrebbe messo in difficoltà la sua situazione finanziaria già fortemente compromessa. Nonostante i tanti sacrifici il 54enne, descritto dai vicini di casa come un grande lavoratore, sembra essere stato schiacciato dal peso dei debiti.  
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Febbraio 2017, 21:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA