Schianto dopo il concerto di Antonacci: muore
un 19enne. La mamma: "Il mondo è crollato"

Schianto dopo il concerto di Antonacci: muore ​un 19enne. La mamma: "Il mondo è crollato"

di ​Francesco Faenza
Eboli. Accompagna un cugino a casa. Rientrando ad Agropoli si schianta con l’auto contro un autobus. Fioravante Cesarulo, 19 anni, è la vittima dell’impatto mortale. L’incidente frontale nella notte di martedì scorso a Eboli, in via San Vito Martire. Il giovane agropolese, che non aveva conseguito ancora la patente, era a bordo di una Renault Clio bianca. Nel pullman c’erano i fans calabresi di Biagio Antonacci, appena usciti dal Palesele. Fioravante è morto per i traumi all’addome e al torace. Inutile l’intervento dei medici del 118. Il corpo di Cesarulo è stato trasportato in ospedale dove i sanitari, coordinati dal dottore Cembalo, hanno accertato la morte.







L’incidente venti minuti dopo la mezzanotte, tra l’uscita autostradale di Eboli e il distributore di benzina Del Grosso. L’autobus e la Clio sono entrati in collisione sulla carreggiata sud, secondo gli accertamenti effettuati dai carabinieri, coordinati dal capitano Cisternino. Il conducente del pullman, un 56enne di Rende, rientrava in Calabria con i fans di Antonacci. L’uomo è risultato negativo al test sull’assunzione di droga e di alcol. Lasciato il parcheggio del Palasele, l’autista calabrese ha imboccato via Cupe inferiore e si è immesso su via San Vito Martire, invadendo la corsia dove viaggiava Cesarulo. Il 19enne si dirigeva verso sud, rientrava a casa, in direzione Eboli-Agropoli. L’impatto è stato violentissimo. Cesarulo è rimasto schiacciato tra le lamiere.



Secondo l'avvocato Leopoldo Catena, legale della famiglia Cesarulo: «l’incidente è avvenuto nella corsia di marcia dove procedeva Fioravante. Abbiamo una targa di prova che attesta la copertura assicurativa della Renault». La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dai carabinieri, la Renault e l’autobus sono stati sequestrati. I fans di Antonacci hanno dovuto attendere un altro pullman per tornare a casa.



Gli investigatori sono convinti che l’incidente sia avvenuto per l’invasione di carreggiata e la velocità sostenuta di uno dei due mezzi. Il medico legale Zotti, su incarico del pm salernitano Rinaldi, ha effettuato l’esame esterno sulla salma. L’autopsia è prevista domani mattina. I familiari della vittima hanno nominato il medico legale Adamo Maiese. Il conducente del bus non è al momento indagato. Nelle prossime ore il pm Rinaldi gli potrebbe notificare un avviso di garanzia per omicidio colposo.



***





Eboli. L’ultima festa in famiglia, poi il viaggio verso Eboli e l’incidente mortale. Sono trascorse nella spensieratezza le ultime ore di vita di Fioravante Cesarulo. «Eravamo insieme alla Dea dell’Abbondanza per una festa di compleanno - racconta Antonina Marotta, madre di Fioravante - Alle dieci di sera, Fiore ha lasciato il ristorante, è andato via a piedi e non l’ho visto più». Antonina piange e si dispera. A telefono, nel cuore della notte, le hanno comunicato l’incidente stradale del figlio. Un’imprudenza fatale. Una decisione rischiosa, accompagnare il cugino a Eboli dopo la festa, in auto, senza patente. Il cielo chiuso dalle nuvole, le prime gocce d’acqua sull’asfalto. Alle 22, Fioravante decide di andare. Non dice nulla ai genitori.

Si allontana dal ristorante, a piedi, con alcuni parenti. Prende le chiavi dell’auto e accompagna il cugino a Eboli. A casa, non farà più ritorno. Nel cuore della notte, in casa Fioravante squilla il telefono: «Venite a Eboli, in ospedale, vostro figlio ha avuto un incidente». All’una e trenta, Antonina e Vincenzo scoprono la tragica verità. Fioravante lavorava nel mercato delle auto con il padre Vincenzo. Un’attività avviata, non ancora una concessionaria. La confidenza con le auto lo ha spinto, forse, a commettere l’imprudenza.



«A giorni gli sarebbe arrivato il foglio rosa» afferma uno zio in lacrime, all’ingressso dell'ospedale. Centinaia di persone, ieri, hanno atteso invano di poter vedere la salma di Fioravante. Il corpo del 19enne è sotto sequestro, nella cella frigorifera dell’obitorio. Nemmeno i genitori e la nutrita schiera di fratelli si sono potuti avvicinare. Solo dopo l’autopsia ci sarà l’ultimo saluto. La famiglia di Fioravante è conosciuta ad Agropoli per l’allevamento dei cavalli. Molti parenti della vittima vivono a Eboli e sono anch’essi allevatori.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Novembre 2014, 20:32