Migranti, è quasi invasione: +80,9% di sbarchi rispetto al 2015. Gentiloni: "Europa ci aiuti"

Migranti, è quasi invasione: +80,9% di sbarchi rispetto al 2015. Gentiloni: "Europa ci aiuti"
È boom di sbarchi. Dal primo gennaio ad oggi, secondo gli ultimi dati forniti dal ministero dell'Interno, sono stati 18.232 i migranti giunti sulle coste italiane, +31,88% rispetto allo stesso periodo del 2016 e + 80,96% rispetto al 2015. A questi vanno aggiunti i circa 3 mila migranti soccorsi, ieri, nel canale di Sicilia che stanno arrivando in parte ad Agusta.

La Commissione europea ha deciso lo stanziamento di ulteriori 12,2 milioni di euro come fondo di emergenza per la Guardia Costiera italiana, ha annunciato il portavoce dell'esecutivo europeo, specificando che il finanziamento - deciso nell'ambito del Fondo per la sicurezza interna (Isf) - è destinato a rafforzare la sorveglianza della frontiera marittima comune ed il salvataggio di vite in mare.

Il portavoce ha specificato che, con i 12,2 milioni stanziati oggi, sale ad un totale di 75 milioni di euro il finanziamento d' emergenza in Italia, che vanno ad aggiungersi ai 592,64 milioni già destinati all'Italia per i programmi nazionali 2014-2020 per il Fondo per asilo, migrazioni e integrazione (Amif) e lo stesso Isf.

GENTILONI: L'EUROPA SI FACCIA CARICO «Riunione del gruppo di contatto Europa e Nord Africa: solo l'impegno comune può consentire di regolare i flussi migratori nel Mediterraneo». Così il premier Paolo Gentiloni che ha partecipato all'incontro del gruppo di contatto tra Paesi europei e nordafricani. Il fenomeno dei flussi migratori dall'Africa all'Europa «non si esaurirà d'incanto dall'oggi al domani, chi promette miracoli rischia di confondere la nostra opinione pubblica», ha aggiunto il premier chiedendo «un lavoro di lungo periodo» e un impegno comune dell'Ue. «L'Ue deve insieme farsi carico dell'impegno sia dell'accoglienza di chi ha diritto sia del rimpatrio per chi non ha diritto, non solo la geografia decide chi si impegna su un terreno comune». 

«Bisogna contrastare l'idea che questa iniziativa abbia risvolti negativi sul piano umanitario, è esattamente il contrario, serve la cooperazione tra Libia e paesi Ue per prevenire, limitare i comportamenti dei trafficanti che sono la negazione di qualsiasi principio umanitario», le parole del premier italiano. «Si tratta - ha spiegato Gentiloni - di fare un lavoro di lungo periodo ma nel frattempo ottenere risultati per avere flussi gestibili, ridurne l'entità e trasformarli gradualmente da irregolari a regolari. Un obiettivo realistico, difficile ma non basata sul vento, il che vuol dire lavorare sulle cause dell'immigrazione e su un impegno Ue che negli ultimi anni si è rafforzato molto».

SALVINI: "GOVERNO ABBIA LE PALLE" «Minniti può chiacchierare quanto vuole e l'Europa può promettere quello che vuole, ma i dati sono chiari: il 2016 è stato l'anno da record negativo per gli sbarchi, il 2017 sarà peggio, almeno stando ai primi due mesi». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha commentato l'accordo negoziato dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, e il governo libico, per gestire le migrazioni nel Mediterraneo. Più di ogni altra cosa, ha detto Salvini parlando a Radio Padania, «occorrerebbe avere un Governo italiano con le palle, le idee chiare e una Marina militare e una Guardia costiera che, invece di fare da vice-scafisti, soccorrano tutti e poi li riportano indietro». Secondo il leader della Lega, il Governo «non lo farà, perché ormai l'immigrazione è un business», di cui anche l'Ue «è complice». 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Marzo 2017, 17:07
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