Loris, prima notte in carcere per la mamma.
Il marito la scarica: "Troppe coincidenze"

Loris, prima notte in carcere per Veronica. "Sono innocente".
RAGUSA - Veronica Panarello torna a parlare. Ha trascorso in silenzio la prima notte nel carcere di Catania. Un silenzio interrotto soltanto dal ripetere, a chiunque l'avvicinasse, la frase: «io sono innocente, io non c'entro...». Ribadendo a tute le persone che incontra di non avere ucciso suo figlio Loris. La donna è costantemente sorvegliata dalla polizia penitenziaria.



Veronica Panarello, la donna accusata dell'omicidio del figlio Loris, ha passato la prima notte in isolamento in carcere. La 26enne, detenuta in un'ala del carcere femminile di Catania, si trova in condizioni di isolamento per motivi di sicurezza.







Al suo arrivo, ieri sera, Veronica è stata infatti fortemente contestata da detenuti dell'istituto che hanno fischiato e urlato contro di lei «assassina, devi morire». La donna avrebbe detto agli agenti penitenziari: «Adesso voglio stare sola».







CONVALIDA E INTERROGATORIO La Procura di Ragusa deposita oggi nella segreteria del giudice per le indagini preliminari la richiesta di convalida e la contemporanea emissione di custodia cautelare in carcere nei confronti di Veronica Panarello, la mamma accusata di avere ucciso il figlio Loris, di 8 anni, che si trova da ieri nel carcere di Catania. Il Gip domani eseguirà l'interrogatorio di garanzia. La convalida dovrà essere emessa entro 48 ore da oggi.



IL MARITO LA SCARICA: TROPPE COINCIDENZE «Chi è stato deve pagare.
Mia moglie dice di aver portato Loris a scuola ma ci sono troppe coincidenze contro di lei». Lo dice a «Quarto Grado» Davide Stival, il padre di Loris. «Chi è stato è stato. Anche se è stata mia moglie, deve pagare», ribadisce l'uomo. «Non si può fare questo a un bambino».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Dicembre 2014, 14:49
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