Doina Matei, la killer posta le foto su Facebook
e perde la semilibertà: "Non sapevo fosse vietato"

Posta le foto su Fb, Doina perde la semilibertà e torna in cella
La notizia delle foto, pubblicate su un profilo Facebook con un nome falso, in cui appariva rilassata e sorridente in mare sono costate care a Doina Matei, la romena che nel 2007 uccise, in metro a Roma, la 23enne Vanessa Russo con la punta dell'ombrello conficcata in un occhio dopo una lite.
 


Il magistrato di sorveglianza di Venezia, Vincenzo Semeraro, ha infatti deciso di revocare alla donna il regime di semilibertà che le era stato concesso per la buona condotta tenuta in carcere e per il sincero pentimento. Ora dovrà rientrare nel carcere della Giudecca. «Mi dispiace aver tolto a Vanessa i giorni migliori, e aver tolto lei agli affetti dei familiari. Ho chiesto perdono, ma devo accettare il rifiuto, il silenzio e anche il disprezzo», aveva raccontato Doina alla giornalista Franca Leosini.

Oggi la donna, condannata a 16 anni per omicidio preterintenzionale, ha 31 anni e le foto su Facebook avevano scatenato l'indignazione di molti utenti del web. La buona condotta la stava avvicinando all'affidamento in prova ai servizi sociali per rivedere i suoi due bambini: il primo nacque quando Doina aveva 14 anni, il secondo tre anni dopo. Poi l'arrivo in Italia, alla ricerca di un futuro migliore per lei e per loro, ma la ragazza finì sul marciapiede. Poi il delitto, la condanna e la semilibertà: poteva uscire di giorno, ma dalle 22 alle 6 doveva rientrare in carcere. Ora dovrà restarci 24 ore al giorno. Il suo legale, Nino Marazzita, ha annunciato: «In tribunale a Venezia ridiscuteremo la sospensione, perché tra i divieti quello di usare Facebook non è esplicitamente menzionato».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Aprile 2016, 09:27
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