La cura era sbagliata, ai familiari un maxi risarcimento di 600mila euro

La cura era sbagliata, ai familiari un maxi risarcimento di 600mila euro
PORDENONE - «In sei mesi nessuna delle strutture ha applicato l'unico trattamento che le avrebbe salvato la vita, cioè la nutrizione parenterale, che io vanamente ho richiesto nell'ultimo periodo, dopo che mi ero informata. La mamma è morta per denutrizione, una morte orribile». Manuela Caretta ha vinto una lunga battaglia che ha portato avanti assieme a sua sorella Bruna per ottenere giustizia dopo la morte di mia mamma avvenuta nel 2011. E perchè non accada più». Il giudice Francesco Petrucco Toffolo del tribunale di Pordenone ha infatti condannato a un maxi risarcimento di 600 mila euro l'ospedale Santa Maria degli Angeli, la casa di cura San Giorgio di Pordenone e la Rsa di Roveredo per la morte di Liliana Belfi, 76 anni, la sindachessa pasionaria che aveva saputo difendere i suoi Magredi e fermare la costruzione di un impianto di compostaggio.
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Giugno 2017, 13:20
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