Adinolfi: "Vietiamo i siti porno in Italia", il botta e risposta con Valentina Nappi

Adinolfi: "Vietiamo i siti porno in Italia", il botta e risposta con Valentina Nappi
Bloccare per legge i siti porno in Italia: questa l'ultima idea di Mario Adinolfi, leader del 'Popolo della Famiglia' e uno dei più famosi organizzatori del 'Family Day'. Ed è subito polemica, con tanto di botta e risposta, con la pornostar Valentina Nappi.

«Se andassimo al governo, vieteremmo i siti porno. La fruizione 'facile' della pornografia influenza negativamente i giovani, l'oppressione sessuale tradizionalmente attribuita alla Chiesa in realtà è dettata dagli stereotipi del porno. Basterebbe fare una blacklist come avviene con alcuni siti di gioco d'azzardo, il porno è degrado e commercio del corpo femminile», aveva spiegato Adinolfi.



La notizia non è sfuggita a Valentina Nappi, la pornodiva intellettuale napoletana. Che replica così su Facebook: «La libertà sessuale non c'entra nulla con l'amore, ci vuole educazione sessuale e sentimentale. Il porno semplicemente ci ricorda che abbiamo dei genitali e ci spiega come amarli. Per me è stato la salvezza, ragazzi con la tua stessa mentalità volevano farmi fare la fine di Tiziana Cantone. E non credere che sia questo grande business, fa meno soldi di un caseificio di Battipaglia».



A questo punto, il leader del 'Popolo della Famiglia' è stato difeso da una riflessione di un sostenitore del suo partito, Giovanni Marcotullio: «Il porno rende il sesso simile a quello del mondo animale, non è liberazione sessuale. Non capisco cosa c'entri con Tiziana Cantone, la sua debolezza non fu quella di uccidersi, ma di essersi trasformata in un oggetto. E forse anche i caseifici di Valmontone guadagnano più di te...».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Febbraio 2017, 13:52
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