L'Isis rivela il suo organigramma:
"Il Califfo ha fatto germogliare la terra"

L'Isis rivela per la prima volta il suo "organigramma" interno
Lo Stato islamico (Is) ha rivelato «per la prima volta» la sua struttura interna. A parlarne è il sito di notizie 'Arabi 21', che rivela un documento dal titolo 'Castello del califfatò e diffuso dalla fondazione 'Al-Furqan' legata all'Is in cui l'organizzazione descrive dettagliatamente la sua struttura interna. Stando al documento, «il califfato è composto da 35 wilaya (ovvero province, ndr) distribuite in vari Paesi, 19 delle quali in Siria e Iraq, le altre 16 in altri Paesi».

Segue l'elenco delle province, che sono «Baghdad, al-Anbar, Salaheddin, Falluja, Diyala, Baghdad nord, sud, Ninive, Kirkuk, il Tigri» in Iraq, «la Jazira, al-Barakah, al-Khayr, Raqqa, Damasco, Aleppo, Homs, Hama e l'Eufrate» in Siria. In Arabia Saudita vengono citate 'il Najd e il Hejaz«, mentre per l'Egitto si parla del »Sinai« e per la Libia »Barqa, Tripoli e il Fezzan«. Si parla poi genericamente della provincia dell'»Algeria« e dell'»Africa occidentale«, del »Khorasan e del Caucaso«, mentre in Yemen l'Is considera sue province »il Distretto Verde«, ossia la città di Ibb, »Aden-Abyan, Shabwa, il Hadramawt, Sanàa e al-Bayda«.

Il documento elenca poi quelli che sono gli 'enti amministrativì dell'Is, ossia «l'ente per l'immigrazione, quello per gli affari dei detenuti e dei martiri, l'ufficio studi e ricerche, la direzione per le province lontane, gli uffici per le relazioni pubbliche e le tribù». Quanto ai 'ministerì, che l'Is chiama 'diwan', sono quelli di «giustizia e misfatti, predicazione e moschee, esercito, tesoro, istruzione, agricoltura, tasse e bottini di guerra, hisba (la polizia religiosa, ndr), zakat (l'elemosina rituale, ndr), sicurezza pubblica, informazione, salute, risorse (ossia petrolio e gas, ndr) e servizi». Nel rapporto si mette poi in risalto «il ruolo del califfo Abu Bakr al-Baghdadi» elencandone le funzioni: «Ordina alla gente il rispetto dei dettami della sharia, applica le sanzioni penali, instaura e diffonde la religione, prepara gli eserciti, fortifica le frontiere e protegge il territorio (dell'Islam, ndr)».

Al secondo posto nella gerarchia istituzionale del califfato vi è «il Consiglio della Shura, che aiuta il califfo» e «sovrintende ai ministeri, agli enti, agli uffici e alle province», si legge nel documento, che mette in evidenza come i membri di questo Consiglio si caratterizzino per «conoscenza, buona disposizione, scienza e integrità». «Prima del califfato la gente dell'Islam era una plebaglia perduta sopraffatta dal caos», ma dopo l'avvento dello Stato islamico «la terra è germogliata, la carovana è partita, la religione è tornata e viene difesa», conclude il documento. 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Luglio 2016, 14:47
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