Trentenni a casa con mamma e papà? Lo studio: "Non è colpa loro, non ci sono case per giovani"

Trentenni a casa con mamma e papà? Lo studio: "Non è colpa loro, non ci sono case per giovani"
Non è un Paese per giovani quello in cui è complicato comprare una casa e si è costretti a vivere con mamma e papà. Gli italiani sono soprannominati "choosy", "mammoni", "bamboccioni", ma un'analisi di Immobiliare.it  gli dà ragione: acquistare o affittare un immobile per i "millenials" è proibitivo. Non esistono parametri corrispondenti alla loro situazione economica e professionale. 

Il mercato immobiliare attuale e l'offerta non sono adeguati alle richieste dei giovani. A Milano, per esempio, su 19 mila alloggi in locazione, il 48% non è adeguato: non solo case di dimensioni sbagliate e troppo grandi, ma anche vecchie e da ristrutturare. Il 55% delle case in Italia, infatti, è stato costruito prima del 1970.
Per quanto riguarda l'affitto il problema è comunque economico. Gli under 35 non possono permettersi affitti così costosi a causa della loro situazione lavorativa precaria e preferiscono restare in famiglia.

Carlo Giordano, di Immobiliare.it,  sostiene che c’è ancora lo spazio per una nuova domanda sia in acquisto sia in locazione: "Dal nostro studio emerge che i genitori considerano l’immobile ancora un investimento importante per i propri figli: il 51,7% degli intervistati indica la casa come il bene più prezioso da tramandare. Inoltre il 60% dei genitori che opterebbero per l’investimento immobiliare lo farebbe nella propria città". Quindi è importante attrarre genitori e figli ristrutturando e arredando gli immobili.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Maggio 2017, 23:21
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