​Qualità della vita, Roma ancora flop per servizi: "Dati peggiori nel quadrante Est"

Qualità della vita, Roma ancora flop per servizi: "Dati peggiori nel quadrante Est"

di Paola Lo Mele
Qualità della vita insufficiente per i romani, ma un po’ meno dello scorso anno. E’ quanto emerge dalla decima indagine dell’Agenzia per il controllo e qualità dei servizi realizzata quest’anno attraverso 5.760 interviste telefoniche ai cittadini tra il 26 aprile e il 13 giugno. Lo studio attesta la prima variazione positiva dal 2012 registrando il voto medio dei romani passare dal picco negativo del 2016 (5,12) a quello leggermente superiore del 2017 (5,16).

I più soddisfatti sono i residenti del centro e gli abitanti dei quartieri periferici interni al Gra; i più scontenti quelli delle aree extra Gra e del semi-centro. Tra i municipi dove il tasso di satisfaction è più basso c’è IV (Tiburtino), mentre la media si alza nel I (centro storico), nel XII (Monteverde) e nel XIII (Aurelio, Casalotti, Boccea) con una «suddivisione curiosa - come ha sottolineato il presidente vicario Marco Penna - tra quadrante ovest e quadrante est della città (il primo dove si segnalano meno criticità e il secondo dove sono maggiori, ndr). In questi dieci anni solo nel 2009, 2011 e 2012 si e’ raggiunta la sufficienza nei giudizi. Dopo un picco minimo del 2016 ora c’è una lieve, lievissima ripresa, l’insufficienza resta ma la lieve ripresa ci fa ben sperare».

Nel dettaglio, il trasporto di superficie incassa un voto basso - appena 4,3 - come pure la raccolta rifiuti e la pulizia stradale che vengono bocciati sonoramente con 3,7 e 3,2. «Il giudizio sul servizio della metropolitana - ha spiegato Penna - è un po’ in crescita, sempre insufficiente ma non grave. La raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade costituiscono il dato più allarmante con un giudizio impietoso dei cittadini».

Tra i presenti alla conferenza di illustrazione dell’indagine il segretario generale della Funzione Pubblica della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola che ha commentato: «Il calo che si registra da dieci anni, tra alti e bassi, è impressionante e dimostra come si stia pericolosamente incrinando il rapporto tra cittadini e servizi pubblici. La città deve fare scelte coraggiose di rilancio. Se la percezione della qualità della vita ha avuto un leggero scostamento positivo, il giudizio sui servizi resta disarmante». Come in passato, più soddisfatti si sono mostrati giovani e studenti, a lamentarsi maggiormente donne casalinghe e anziani pensionati. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Luglio 2017, 09:29