Neonato di 21 giorni morto dissanguato dopo la circoncisione, condannate la mamma e due "santone" nigeriane

L'intervento svolto da una donna non abilitata alla professione medica che aveva ricevuto un compenso di 300 euro

Neonato di 21 giorni morto dissanguato dopo la circoncisione, condannate la mamma e due "santone" nigeriane

di Redazione web

Tre donne sono state condannate a Velletri per la circoncisione abusiva di un neonato di 21 giorni, che è morto sette ore dopo l'intervento. Si tratta della mamma trentenne, condannata a 4 anni e mezzo di carcere, e delle due "santone" che hanno materialmente eseguito la procedura: una, la chirurga, sconterà 8 anni e mezzo, mentre l'assistente 6 anni e mezzo. 

La tragedia

La tragedia è avvenuta nelle campagne di Monte Compatri meno di un anno fa. Il 24 marzo scorso, il bambino è stato portato a casa di Egbe Kate Iduorobo, che in Nigeria era abilitata alla professione sanitaria ma non in Italia. L'operazione è costata 300 euro e sette ore dopo il cuore del neonato ha smesso di battere a causa di una forte emorragia.

Le tre donne, tutte di nazionalità nigeriana, sono state accusate di omicidio preterintenzionale ed esercizio abusivo della professione medica. La sentenza è stata emessa dopo un processo con rito abbreviato. Egbe Kate Iduorobo è stata condannata per esercizio abusivo della professione di medico chirurgo. 

Nessuna delle tre intendeva causare la morte del bambino, ma hanno ignorato il rischio che ha portatato alla tragedia. Entrambe le complici sono state trovate e arrestate grazie alle informazioni fornite dalla madre del bambino. Una donna è stata detenuta in carcere, mentre l'altra è stata posta agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Febbraio 2024, 11:39
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