Appena entrato in cella fu torturato e stuprato. Un destino crudele quello di un minorenne egiziano, arrestato lo scorso 7 agosto, per aver palpeggiato una ragazza sul tram. Il minorenne, dopo un passato di violenze subite in un campo libico, fu violentato dal branco dei suoi compagni di cella nel carcere minorile Beccaria di Milano, tra cui un maggiorenne, membro della gang del trapper Simba La Rue. Per lui, il pm ha deciso per il rito immediato, scrive Il Giorno.
Una vita difficile
«Approfittando del cambio di turno degli agenti i tre compagni di cella sorpresero nel sonno il ragazzo, lo legarono con i polsi alla finestra del bagno fuori visuale, lo violentarono con vari oggetti, gli spensero una sigaretta in faccia e sul braccio, lo presero a calci inginocchiato, e gli gettarono addosso acqua bollente», si legge nel rapporto della polizia penitenziaria, inviato ai magistrati.
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Rito immediato
Dopo l'inaudita violenza, il più grande del gruppo, il trapper, gli chiese scusa, offrendogli patatine, Coca Cola e sigarette, e «gli propose di contraccambiare la violenza subìta con uno schiaffo a ciascun aguzzino, come se in tal modo potessero essere pari e riappacificarsi».
Il principale autore dell’abuso, che faceva parte del gruppo trapper Simba la Rue e Baby Gang, già condannato a 1 anno e 4 mesi per rapina, tentata estorsione e minaccia, ora dovrà essere giudicato anche per il reato di stupro e tortura nei confronti dell'egiziano.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Febbraio 2023, 10:16
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