Milano, presidio contro bombe e manganelli: momenti di tensione

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Momenti di tensione durante il presidio «Dalle Università, fermiamo bombe e manganelli», in Piazza Fontana a Milano. Alcuni manifestanti, legati al collettivo Osa e Cambiare Rotta, hanno preso la parola contestando agli altri partecipanti alla protesta – legati all'Udu, Arci, Movimento 5 Stelle e Fiom – di spacciarsi per opposizione, ma di far parte della stessa classe politica da cui si dissociano.

«C'è chi vuole mettersi la bandierina e metterci il cappello senza condividere una questione che è trasversale e non è questione di Unione degli Universitari, di Cambiare Rotta o di chi volete. È una questione del fatto che c'è gente che è stata manganellata.

C'è una repressione del dissenso smisurata e questa situazione giova solamente a chi ci vuole reprimere», commenta Ivan della 'Unione degli Universitari'.

Dalla parte opposta della piazza risponde Giacomo di 'Cambiare Rotta': «Noi eravamo in piazza a Pisa a differenza di qualcun altro, abbiamo sempre fatto le lotte. Se loro prendono come un attacco il fatto che attacchiamo le politiche dei manganelli e dell'alternanza scuola lavoro, significa che loro giustificano una certa repressione nei nostri confronti e invece ne attaccano un'altra, quindi significa che loro vogliono strumentalizzare la piazza e decidere quale repressione gli piace». La piazza è rimasta spaccata per tutta la durata della manifestazione, alla quale erano presenti alcune decine di persone.


Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Marzo 2024, 19:10
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