La Russa jr accusato di violenza sessuale, la nuova perizia: ​«Non è certo abbia dato alla ragazza la droga dello stupro»

Secondo il consulente della procura Domenico Di Candia, la presenza del principio attivo del Ghb rilevata nei capelli della presunta vittima sarebbe in quantità minima

La Russa jr accusato di violenza sessuale, la nuova perizia: «Non è certo abbia dato alla ragazza la droga dello stupro»

di Redazione Web

Svolta nel caso della presunta violenza sessuale perpetrata dal figlio del presidente del Senato, Leonardo Apache La Russa, ai danni di una 22enne, che aveva poi denunciato il ragazzo e il suo amico dj Tommaso Gilardoni. È emersa, infatti, una tesi opposta a quella che aveva portato il tossicologo della giovane a concludere che la cosiddetta "droga dello stupro" le fosse stata somministrata in un periodo «compatibile» (la notte tra il 18 e il 19 maggio 2023) con quello in cui sarebbe stata violentata.

Secondo la perizia, richiesta dalla Procura di Milano ed effettuata dall'esperto di tossicologia forense e docente all'Università Statale Domenico Di Candia, la presenza del principio attivo del Ghb rilevata nei capelli della presunta vittima, sarebbe in quantità minima e comunque pari a quella presente fisiologicamente anche nelle persone che non assumono la droga dello stupro. Tradotto: le tracce trovate non escludono l'assunzione di droga, ma neanche l'accertano.

«Siamo soddisfatti»

«La difesa di Leonardo La Russa - hanno sottolineato i legali Vinicio Nardo e Edoardo Bazzoni - è molto soddisfatta dell'esito della perizia. Se ci fosse stata una assunzione, secondo i dati scientifici riferiti anche dal nostro consulente, sarebbe sicuramente emersa, cosa che non è avvenuta. Le conclusioni della perizia, confermano in maniera assoluta che i livelli di Ghb rilevati nel capello della ragazza sono costanti nell'arco dei cinque mesi esaminati e che tali livelli escludono assunzioni esterne».

Le analisi del Dna

Le ultime analisi scientifiche avevano anche rilevato la presenza dei Dna dei due giovani indagati su reperti sequestrati. Presenza che, ad ogni modo, non cambia il quadro dell'inchiesta anche perché gli stessi indagati hanno sempre sostenuto di avere avuto rapporti, a loro dire consenzienti, con la ragazza. La 22enne, invece, ha denunciato a giugno (il prelievo dei capelli è di luglio) di essersi risvegliata nuda nel letto di Leonardo Apache, incontrato nel corso della serata alla discoteca Apophis, senza ricordare nulla e con l'ex compagno di liceo che le aveva detto che aveva avuto rapporti con lui e con un amico.

Gli altri esami

Il nodo centrale dell'inchiesta resta stabilire quali fossero le condizioni della giovane quella notte. Se fosse o meno in grado di esprimere un consenso e se i due indagati fossero consapevoli del possibile mancato consenso. Inoltre, saranno importanti anche gli esiti, ancora non depositati, di un'ampia consulenza tossicologica e medico-legale, nella quale confluirà anche l'accertamento irripetibile sui capelli.

Le prime analisi di filmati trovati nel telefono di Gilardoni, poi, non avrebbero fornito risposte risolutive per l'inchiesta. È possibile, infine, che gli inquirenti, prima di definire le indagini probabilmente prima della pausa estiva, abbiano bisogno di sentire ancora qualche testimone o di riascoltare la ragazza, dopo il deposito di tutti gli elaborati dei consulenti.


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Aprile 2024, 08:52
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