Alessandro Impagnatiello, la sorella di Giulia Tramontano: «Aveva scoperto il tradimento dalle cuffie dell’Iphone»

Video

di Mario Landi

Omicidio Giulia Tramontano, nuova udienza del processo ad Alessandro Impagnatiello in tribunale a Milano e nuove rivelazioni. «Lui le diceva che aveva perso la ragione, che i tradimenti erano sue paranoie, che era pazza perché voleva controllarlo. Le ha fatto credere che fosse pazza che vedesse indizi di tradimenti, ma quei tradimenti ci sono sempre stati». Lo ha detto Chiara Tramontano, sorella di Giulia, la giovane donna uccisa al settimo mese di gravidanza da Alessandro Impagnatiello, durante la sua testimonianza al processo in cui l'uomo è imputato per l'omicidio.

 

Il tradimento scoperto grazie alle cuffie dell'iphone

La testimone ha quindi raccontato, rispondendo alle domande del pm Alessia Menegazzo, della telefonata ricevuta il 28 maggio da Allegra, l'altra donna con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela. Il giorno prima le due giovani si erano viste e avevano chiarito: entrambe erano fidanzate con la stessa persona. Chiara si trovava a Boccadasse (Genova) e ha ricevuto un messaggio in cui una ragazza le diceva di essere «la fidanzata di Impagnatiello e anche di essere stata incinta e di aver interrotto la gravidanza e di sapere che mia sorella era incinta. Poi mi ha chiesto se avevo sentito Giulia e se pensassi che potesse avere intenti suicidi». «Credo che sia stato uno dei pochi momenti in cui ho chiamato l'imputato e gli dissi che sapevo di Allegra.

Lui era furioso e mi ripose di farmi i fatti miei»

L'applicazione Apple pha incastrato Impagnatiello

In aula, ascoltata come testimone nella quarta udienza per l’omicidio della sorella che avvenne la sera di sabato 27 maggio 2023, Chiara Tramontano ha spiegato che Giulia aveva utilizzato un’applicazione dell’iPad di Impagnatiello che permette appunto il ritrovamento in caso di smarrimento: si chiama ‘Dove si trova‘ e è presente su tutti i dispositivi Apple. In caso di furto, si può attivare per avere un tracciamento del dispositivo e sperare di ritrovarlo. La app, spiega il Corriere della sera, può essere utilizzata anche da un dispositivo connesso e in questo modo si possono seguire i movimenti delle apparecchiature registrate o di altri smartphone quasi in tempo reale. Giulia aveva scoperto di poter utilizzare questa app quando Impagnatiello le aveva prestato il suo Ipad. E attraverso la app, aveva seguito i movimenti delle cuffie dell’Iphone (che Alessandro Impagnatiello aveva sempre con sè), in modo tale da poter tracciare di fatto i movimenti del barman. Un’Ipad che a Impagnatiello ha portato solo guai. Si tratta infatti dello stesso Ipad su cui la ragazza con cui aveva una relazione parallela scoprì la doppia vita di Impagnatiello (e così il castello di bugie del giovane) e trovò perfino le falsificazioni del test di gravidanza che Impagnatiello le aveva portato per convincerla che il bambino non fosse suo.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Marzo 2024, 22:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA