Patrick Zaki e il rifiuto del volo di Stato: «Non posso accettare i soldi delle tasse dei cittadini italiani»

"Come difensore dei diritti umani devo essere indipendente", ha detto ancora l'attivista

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«Come difensore dei diritti umani devo essere indipendente, devo essere trasparente, non devo prendere le parti di nessun partito. Non avrei potuto accettare i soldi delle tasse dei cittadini italiani, non voglio pesare». Lo ha spiegato Patrick Zaki, rispondendo a una domanda a 'In Ondà su La7, sul rifiuto del volo di Stato per il viaggio dall'Egitto all'Italia. «Sono grato all'Italia per quello che avete fatto per me dal primo giorno, questo ha cambiato le sorti del mio caso. Sono qui grazie a voi», ha detto ancora l'attivista, che ha ricevuto la grazia dopo la condanna a tre anni, nel suo Paese.

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Zaki e la prigionia: «Mi ha salvato la lettura»

Il laureato all'università di Bologna ha ricordato anche il periodo di prigionia: «La lettura è stata l'unica maniera per uscire dalla cella. Posso parlarvi di tanti libri ma oggi vi dico che ho letto sicuramente 'Cecità' che è un libro molto importante per me, Quando ero in prigione vedevo solo un colore, tutto bianco. Ho apprezzato il valore dei colori, a volte capiamo il valore delle cose solo quando le perdiamo».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Luglio 2023, 18:31
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