Un uomo di 46 anni, Raffaele Sergi, è stato condannato a 12 anni di carcere dalla Corte d'assise di Torino per l'omicidio del padre, Enrico, che aveva 71 anni. I fatti avvennero il 29 aprile dell'anno scorso: l'uomo morì il 2 luglio successivo.
L'uomo ferì a morte il papà Enrico perché la malattia da cui era afflitto lo aveva reso ingestibile, aggressivo e anche violento verso la madre. L'imputato spiegò di avere agito in un momento di "black out mentale" e la Corte d'assise, oltre ad applicare le attenuanti generiche nella massima estensione, ne ha riconosciuto lo stato di seminfermità al momento del fatto.
«Una tragedia annunciata»
Gli avvocati difensori, Roberta Rossetti e Fulvio Violo, in aula hanno definito l'omicidio 'l'epilogo di una tragedia annunciata', sottolineando che l'imputato soffriva da tempo di ansia e depressione quando "deflagrò come una bomba la malattia del padre", una gravissima neuropatologia degenerativa. "La moglie - hanno detto - lo accudiva 24 ore al giorno nonostante fosse diventato aggressivo e violento.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Marzo 2024, 15:05
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