Ordina la pizza, apre la porta al rider e fa una scoperta sconvolgente: era il suo collega in malattia

Un autista dell’azienda Mom è finito nell'occhio del ciclone

Ordina la pizza, apre la porta al rider e fa una scoperta sconvolgente: era il suo collega in malattia

di Tommaso Cometti

Una storia alquanto singolare, che scuote l'azienda di trasporto pubblico di Treviso Mom - Mobilità di Marca: il “caso” è scoppiato pochi giorni fa, quando un autista della compagnia si è fatto recapitare  una pizza a domicilio da una pizzeria nei paraggi. Tuttavia, quando ha aperto la porta, , si è trovato di fronte a un fattorino che in realtà era un suo collega, ufficialmente in malattia da diverso tempo.

La polemica

Secondo quanto ha riportato La Tribuna di Treviso,  c'è un'ulteriore aggravante: il lavoratore colto sul fatto, da diversi anni, si avvarrebbe di un turno sanitario, ossia condizioni agevolate per quanto riguarda le tratte da coprire e gli orari. La richiesta dell'uomo era stata presentata all'ufficio personale con certificato medico e conferma del medico aziendale per essere poi approvata dalla stessa ditta.

Grazie a questa esenzione,  al dipendente era consentito di svolgere un turno di 6 ore, iniziando alle 5.30.

Il collega che ha scoperto l'inganno, però, ha subito denunciato l'irregolarità all'azienda. «Lui gode di un turno agevolato, a differenza di tutti gli altri autisti. Con i suoi certificati sta svolgendo gli stessi turni concessi alle mamme per conciliare i tempi di vita familiare con il lavoro. E poi fa il secondo lavoro?», hanno protestato gli altri dipendenti, delusi dal comportamento irregolare del collega. 

«Sono affranto e dispiaciuto per quanto è successo, se l’ho fatto è perché ne avevo bisogno, ma ne parlerò solo dopo che avrò chiarito con l’azienda», ha replicato il diretto interessato. L'autista avrebbe anche rassegnato le dimissioni dalla rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) e da tutte le commissioni di cui fa parte. Adesso, egli dovrà confrontarsi con l’azienda, per chiarire la sua posizione: successivamente, potrebbe innescarsi un provvedimento disciplinare.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Dicembre 2023, 17:37
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