Treviso, passeggeri fantasma (1.202) sugli aerei per i Vip, scatta il controllo della Finanza

I danni dei voli aerotaxi ammontano quasi a 150mila euro

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di Redazione Web

Passeggeri fantasma sugli aerei per i Vip, nei voli con pochi posti (solitamente una decina), utilizzati per avere maggior comfort e risparmiare tempo, evitando ritardi, code agli imbarchi e al ritiro bagagli. Una nicchia del trasporto aereo (voli non di linea) finiti sotto la lente di ingrandimento della Finanza. Baschi verdi che vogliono vederci chiaro su voli effettuati con aerei di società di noleggio.

Sono ben 1.202 i passeggeri transitati per lo scalo di Treviso, distribuiti su 340 voli aerotaxi, per i quali non è stata versata l’imposta, che è pari a 100 euro per le tratte inferiori a 1.500 km o 200 euro in caso di tragitti superiori, e deve essere corrisposta, per ogni tratta con partenza e/o arrivo sul territorio nazionale, dal singolo passeggero che fruisce del servizio di trasporto direttamente al vettore, che a sua volta è obbligato a versarla allo Stato.

Si tratta di operatori stranieri, con sede in Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Ungheria.

L'imposta evasa

A individuare i passeggeri fantasma sono state le Fiamme Gialle del Gruppo di Treviso che, dopo aver acquisito presso le società di handling attive presso lo scalo di Treviso, le dichiarazioni depositate dai vettori utilizzati per i voli aerotaxi, hanno incrociato i dati con i versamenti effettuati presso la Ragioneria dello Stato.

Sono state così scoperte le compagnie aeree che hanno omesso di versare l’imposta erariale, al fine di offrire prezzi più competitivi a imprenditori e turisti.

Oltre all’imposta evasa, ora si vedranno applicare anche sanzioni per circa 40 mila euro, pari al 30% delle somme evase. L'attività ispettiva di oggi fa seguito a quella conclusa nel dicembre 2022: all’esito di analoghi controlli, i finanzieri del Gruppo di Treviso avevano, infatti, individuato altri 72 vettori aerei, che nel precedente quinquennio d’imposta 2017 - 2021 avevano provocato un ammanco alle casse dello Stato di 133.500 euro, omettendo il versamento dell’imposta erariale dovuta al transito, presso lo scalo“A. Canova”, di altri 1.244 passeggeri, distribuiti su 378 voli aerotaxi.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Dicembre 2023, 09:04
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