Maltempo, emergenza in mezza Italia. Livorno sott'acqua, 6 morti: si cercano i dispersi

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Potenziato da stamani il dispositivo di ricerca anche a mare, attivo già da ieri, delle due persone ancora disperse: si tratta di Gianfranco Tampucci, 67 anni, e di Martina Bachini, 34, il cui marito ieri è stato trovato e salvato nel torrente Ardenza, aggrappato a dei tronchi, a due chilometri dalla loro abitazione che si trova nel rione Collinaia. La direzione marittima della Toscana, in stretto coordinamento con la struttura di emergenza della prefettura, sta coordinando l'intervento dei mezzi navali di superficie e subacquei della guardia costiera e dei vigili del fuoco, compreso un elicottero della base aeromobili di Sarzana e il nucleo sommozzatori guardia costiera di Genova.

Lo specchio di mare interessato è quello antistante il litorale sud di Livorno, nell'ipotesi che i due corpi siano stati trascinati al largo dalla piena del rio Ardenza. Sulla terraferma invece le forze in campo dei pompieri sono 90 unità. A Livorno, oltre al personale locale dei vigili del fuoco, sono presenti rinforzi dai comandi della regione, Arezzo - Firenze - Grosseto - Lucca - Massa - Siena, e da fuori regione, Ancona Bologna e Modena. Il numero delle richieste di soccorso è continuato a salire e questa mattina, gli interventi in attesa sono 250. Previsto inoltre l'arrivo di 130 volontari della protezione civile da Emilia Romagna e Liguria. 

APERTA INCHIESTA DISASTRO COLPOSO La procura di Livorno ha aperto un'inchiesta per disastro colposo in seguito all'ondata di maltempo che ha colpito la città e l'entroterra. Il bilancio delle vittime è sempre di sei morti nel livornese a cui va aggiunto un settimo decesso per incidente stradale avvenuto a causa del nubifragio nel territorio pisano.

ALLAGAMENTI E TETTI DIVELTI NEL CASERTANO Allagamenti, tetti divelti, pali della luce, luminarie, e tanti alberi abbattuti. Sono numerosi i danni provocati dal maltempo nel Casertano, soprattutto dalla grandine caduta copiosamente. Non si segnalano al momento feriti. Ad Aversa, già ieri in via precauzionale, il sindaco Enrico De Cristofaro aveva disposto la chiusura dei plessi scolastici di competenza comunale che avevano programmato di aprire per oggi e quella del Parco Pozzi per alberi pericolanti. Decisioni risultate positive alla luce di quanto accaduto, con la pioggia e il vento che hanno divelto coperture di abitazioni, manifesti pubblicitari, alberi, e la grandine che ha mandato in frantumi vetri di case e lunotti delle autovetture.

Nella vicina Cesa il cimitero ha subito parecchi danni e resterà chiuso, così come il parco giochi per motivi di sicurezza. Problemi anche negli altri comuni dell'Agroaversano, soprattutto a Carinaro, con gli alberi della villetta comunale caduti, così come le luminarie nella centralissima piazza Trieste, ridotta cumulo di macerie; tanti i tetti scoperchiati con due famiglie sgomberate, una strada è completamente allagata. Cospicui i danni anche a Marcianise, dove si è ripetuto lo stesso copione di Aversa e Carinaro.

In un post pubblicato su facebook, il sindaco Antonello Velardi parla di situazione «drammatica, al di là delle previsioni», preannunciando che la giunta valuterà se avviare la pratica per la dichiarazione di stato di calamità. «I danni sono ingenti in numerosi punti di Marcianise - scrive Velardi - stiamo ora intervenendo soprattutto per l'individuazione di fili della corrente elettrica sradicati che fanno andare in corto il circuito. Ce ne sono diversi in vari punti della città. In quasi tutte le strade ci sono tegole cadute in strada, a conferma che sono rilevanti i danni ai tetti. Adesso che sta facendo giorno, ci stiamo rendendo conto che anche la copertura del municipio è danneggiata: ci sono tegole rotte in più punti, probabilmente troveremo anche acqua in qualche ufficio. Vi invito a non sostare né transitare sotto i cornicioni: c'è il pericolo di crolli. Invito tutti ad adoperarsi per provare a rimuovere i detriti davanti alle proprie abitazioni: noi lo faremo come Comune nel corso della giornata, e comunque presto, ma è auspicabile la massima collaborazione». 

A Marcianise, come in tutti i comuni, i tecnici comunali e provinciali effettueranno sopralluoghi nelle scuole. Danni più lievi nel capoluogo Caserta, dove è stato rimosso il palo della pubblica illuminazione che è caduto in nottata in via Ricciardi, mentre nel Rione Tescione già sono intervenuti i Vigili del Fuoco per rimuovere un albero di grande fusto che ha ceduto, impedendo il transito veicolare. Altri alberi sono caduti in viale Ellittico e sulla strada che collega Caserta e Castelmorrone. proprio al confine tra i due Comuni. In questo caso la Polizia Municipale ha chiesto la collaborazione della Polizia Provinciale per liberare il tratto di carreggiata invaso dai rami. In viale Lincoln, al civico 121, è stata isolata e messa in sicurezza la zona limitrofa a un palazzo di sei piani, dove sono presenti delle lamiere di copertura che oscillano e che devono essere rimosse. Inoltre, stamani i tecnici comunali stanno compiendo un accurato screening per valutare gli eventuali danni subiti dalle scuole di pertinenza comunale. È partito, poi, un servizio di spazzamento straordinario per ripulire la città. Oltre 50 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco di Caserta nelle ultime ore, ma molte altre decine di richieste di intervento sono in attesa di essere evase.

PAURA NEL NAPOLETANO Il nubifragio che la notte scorsa ha colpito l'intera area flegrea ha provocato numerosi allagamenti di strade e terranei e il crollo di una impalcatura a Monte di Procida (Napoli). Nel più piccolo dei comuni flegrei si sono vissuti attimi di panico per il cedimento di un'impalcatura di un cantiere edile per un fronte di circa tre metri nel centralissimo corso Garibaldi, strada frequentatissima dalla movida. Il cedimento non ha provocato conseguenze per le persone. Ha ceduto anche parte del tetto dell'immobile interessato da lavori di manutenzione ma senza altre conseguenze. Già al lavoro la polizia municipale e la Protezione Civile oltre ai Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza il tratto di strada. A Pozzuoli, invece si è allagata la strada di accesso al pronto soccorso dell'ospedale che si trova in località La Schiana.

Altre criticità si sono registrate in via Giovanni da Procida e nella zona di Acquamorta. A Pozzuoli e Bacoli al momento vengono evidenziate situazioni di allagamenti di strade e locali al piano terra. A Quarto la pioggia battente e la grandine hanno provocato una situazione di particolare criticità per la circolazione stradale in località Bivio. Anche qui al lavoro Polizia Municipale e Protezione Civile per verificare la tenuta delle strade. Vengono già segnalati, inoltre, i danni provocati dalla grandine alle colture, soprattutto, ai vigneti. Sono venuti giù, in alcune zone, chicchi di grandine di dimensioni enormi, molto simili a quelli caduti nel settembre 2016 che provocarono ingenti danni agli agricoltori e alle vetture.

CAMPANIA Piogge di eccezionale intensità ma diffuse su tutta la Campania, la scorsa notte e stamattina, ma nessuna 'bomba d'acquà localizzata: il maltempo sta creando disagi nella regione, perlopiù nell'area a nord di Napoli, tra Casertano e Giuglianese, e a sud del capoluogo, in particolare a Torre Annunziata, dove la Protezione Civile regionale ha inviato squadre di volontari per diversi allagamenti.

A causa del rischio frane legato alla criticità idrogeologica del territorio, permane stato di allerta «arancione». I pluviometri hanno fatto registrare intense precipitazioni ovunque anche se al momento non si registrano altro che interventi - da parte delle strutture degli enti locali - per liberare garage, scantinati e sottopasso allagati dall'acqua e dal fango.

ALLAGATA STAZIONE DELLA CIRCUMVESUVIANA Disagi alla circolazione dei treni della Circumvesuviana tra le province di Napoli e Salerno. A causa degli allagamenti che hanno interessato la stazione di Scafati (Salerno), l'Ente Autonomo Volturno ha infatti comunicato che «la linea Napoli-Poggiomarino è limitata alla tratta Napoli-Pompei e viceversa». Giovedì scorso le piogge aveva allagato la stazione di San Giorgio-Cavalli di bronzo, costringendo i convogli a saltare la fermata. 

FORTI VENTI E ALLAGAMENTI ALLE EOLIE Forti venti da ponente con raffiche da burrasca con precipitazioni e temporali, lampi e tuoni per quasi tutta la nottata nelle Eolie. Scuole chiuse. Collegamenti marittimi sospesi. Per gli acquazzoni, le strade di Lipari e Canneto, e di Vulcano, si sono allegate.

DIVELTI ALBERI A CATANIA Un acquazzone accompagnato da violente raffiche di vento si è abbattuto prima dell'alba su Catania: si sono allagate numerose strade e danni si sono registrati nel sistema viario a sud della città e nella zona industriale. Sono caduti diversi alberi: uno è crollato su un'auto nel marciapiede di fronte la scuola Mario Rapisardi, un altro in una zona più a nord della stessa strada. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e personale della protezione civile comunale. Un altro albero è caduto nei pressi dello svincolo 'Paesi etneì della tangenziale, creando problemi al traffico.

CALABRIA Temporali e forti raffiche di vento si stanno abbattendo dall'alba su tutta Calabria. La situazione più critica riguarda il Reggino meridionale, soprattutto la fascia tirrenica. Piove intensamente a Reggio Calabria, dove sono segnalati alberi caduti e tombini intasati, e nei comuni di Scilla, Bagnara, Cittanova, S.Lorenzo, S.Gregorio, Terranova Sappo Minulio, S.Eufemia, Melicucco, S.Procopio, Cosoleto, Calanna, Molochio, Delianuova ma anche a Melito Porto Salvo. La situazione delle precipitazioni è costantemente monitorata dalla Protezione civile regionale che si avvale anche al sistema di rilevamento pluviometrico diffuso sul territorio e collegato in tempo reale con la sala operativa regionale. La Protezione civile regionale, che è in contatto costante con i sindaci delle aree ritenuto più a rischio, ha allertato e pre allertato tutte le associazioni di volontariato. In particolare, si raccomanda di evitare i sottopassi e le aree prossime ai corsi d'acqua. 

CHIUSO TRATTO AUTOSTRADA  È stato chiuso al traffico a causa delle forti piogge che hanno provocato smottamenti il tratto della carreggiata nord dell'A2 «Autostrada del Mediterraneo» all'altezza del km 417,000 tra gli svincoli di Bagnara e Scilla in provincia di Reggio Calabria. Lo rende noto l'Anas. Gli smottamenti verificatisi nelle aree limitrofe al tratto autostradale hanno riversato fango e detriti sul tratto stradale. Sul posto sono presenti le squadre dell'Anas e della Polizia Stradale al fine di ripristinare il prima possibile la circolazione. 

MORTE E DEVASTAZIONE A LIVORNO Morte e devastazione arrivano ancora una volta da quello che qualcuno si ostina a chiamare un fenomeno "straordinario" ma che sempre più sempre spesso entra nell'ordinario, in Italia come nel resto del mondo.
Oggi a pagare il prezzo più pesante è Livorno, dove un vero nubifragio è arrivato nella tarda serata di ieri e per oltre quattro ore ha rovesciato pioggia torrenziale. Sei i morti accertati e due ancora i dispersi, per i quali più passano le ore meno speranze di salvezza ci sono.

 
 

Le strade del centro della città, intorno alle 2 della notte scorsa, erano piccoli torrenti mentre nei quartieri più a sud, all'Ardenza, a Montenero e a Collinaia, la gente bloccata nelle case iniziava a chiamare i numeri di soccorso e a salire ai piani alti. Per i vigili del fuoco è iniziata in quel momento un'altra difficile giornata. I danni più gravi sono arrivati dalla piena che ha fatto tracimare tre torrenti 'tombatì per gran parte del loro corso in città ormai da decenni e che anche in passato avevano dato qualche problema, ma non di queste dimensioni. Frane, strade interrotte, ponti crollati e caos in tutta Livorno, dove anche la stazione centrale è rimasta sott'acqua. Nei tre quartieri più colpiti le scene sono state le stesse di sempre, episodi sui quali lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi invita la politica a riflettere: «Questa ennesima calamità provocata da straordinario maltempo dovrà sollecitare al più presto nel mondo politico una riflessione, seria e approfondita, sugli effetti dei cambiamenti climatici e su come difendere efficacemente il nostro territorio».

Cose sulle quali anche la procura di Livorno indagherà: il procuratore Ettore Squillace Greco ha annunciato l'apertura di un fascicolo, per il momento senza indagati, sulla tragedia. Le vittime sono un bambino, i genitori e il nonno che prima di venire a sua volta travolto è riuscito a salvare la nipotina. Si tratta di Simone Ramacciotti di 37 anni, la moglie Glenda Garzelli, 36, il piccolo Filippo di 4 anni e il nonno Roberto Ramacciotti, 65 anni. Il corpo di un 64enne, Roberto Vestuti, è stato invece trovato a Montenero, dove piazza delle Carrozze ha cambiato volto: auto e motorini sono entrati nei negozi e negli scantinati mentre anche la locale sede della Misericordia si è vista portare via 4 ambulanze e altri mezzi dalla furia delle acque. La sesta vittima accertata è un 70enne, Raimondo Frattali, travolto dalle acque del Rio Ardenza mentre cercava di mettere in salvo la sua auto. Una settima vittima viene collegata al nubifragio, ma in realtà un uomo è morto sull'Aurelia in un frontale tra due auto avvenuto nella notte. Il sindaco Filippo Nogarin (M5S) fin dalla mattinata ha tenuto a sottolineare che dalla Regione ieri era arrivato un allerta arancione, «non rosso come per la Liguria», e che per questo non aveva dato nessun allerta alla popolazione, come invece aveva fatto il suo collega nella vicina Pisa dove ieri sera si era abbattuta una tromba d'aria che ha fatto danni sul litorale e causato due feriti leggeri.

Polemiche inutili, in questo momento, come ricorda anche il governatore Enrico Rossi, che alle 14 è arrivato per un vertice nella sala operativa provinciale, annunciando che domani la Regione chiederà lo stato d'emergenza al Governo e annuncia i primi 3 milioni di euro per gli interventi più urgenti. Da Roma arrivano parole di conforto per i livornesi dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, mentre domani il ministro dell'Ambiente Galletti sarà nella città toscana per un vertice in prefettura. Per tutto il giorno a Livorno si è lavorato senza aspettare gli aiuti per liberare le proprie case dall'acqua, per allestire insieme ai tanti volontari della protezione civile arrivati da molte altre città, gli alloggi di emergenza nel PalaModigliani di Livorno e nel Palasport di Collesalvetti. In serata, mentre tutti erano ancora a lavoro per aiutare i cittadini danneggiati, sui social qualcuno faceva girare messaggi allarmistici, come l'esondazione di altri torrenti. Fake news messe in giro da chi, fanno notare alla protezione civile, non ha niente da fare: «Noi dobbiamo lavorare per i cittadini senza rincorrere false notizie», anche perchè pure per la giornata di domani, l'allerta, resta "arancione".

Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Settembre 2017, 17:09
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