Spesa alle stelle, per le famiglie è più cara di 1.302 euro: «100 di oggi ne valgono 86,4 del 2019»

Il report Confesercenti: l’aumento del reddito medio degli ultimi 5 anni annullato dall’inflazione

Spesa alle stelle, per le famiglie è più cara di 1.302 euro: «100 di oggi ne valgono 86,4 del 2019»

di Lorena Loiacono

Le famiglie italiane quest’anno spenderanno ben 1302 euro in più per fare la spesa, rispetto al 2023. A mettere le mani nelle tasche dei cittadini è soprattutto l’inflazione, nonostante stia rallentando. Secondo il dossier Confesercenti-Cer "Commercio e consumi", quest'anno la spesa media annuale delle famiglie dovrebbe arrivare a circa 34.527 euro, con un aumento di 1.302 euro rispetto allo scorso anno: un aumento “amplificato” dalla crescita dei prezzi senza la quale la spesa media annuale prevista per il 2024 si riduce a 29.126 euro.

Si tratta di un risultato in lieve crescita, vale a dire 288 euro in più in termini reali, quindi pari a circa l’1%, sul 2023, ma ancora distante dai numeri pre-pandemia, ad esempio nel 2019: quando i consumi costavano 1.604 euro in meno, vale a dire il 5,2% in meno. Quindi il potere d’acquisto delle famiglie, rispetto a 5 anni fa, si è ridotto tanto che i 100 euro del 2023 equivalgono ad appena 86,4 euro del 2019. La crescita è più forte nel Nord, in particolare nel Trentino, dove supera la media nazionale dell’1% raggiungendo l’1,6%, in Emilia-Romagna dove si registra l’1,4%, in Lombardia e Valle d'Aosta con l’1,2%), in Veneto con l’1,1% mentre resta ferma la spesa delle famiglie in Umbria e in Calabria. Nelle restanti regioni, invece, la crescita della spesa resta sotto addirittura sotto l’1% della media nazionale.

Anche il reddito delle famiglie ha subito una battuta d’arresto per il rincaro dei prezzi: nel 2019 il reddito medio delle famiglie italiane era poco più di 38.300 euro e nel 2023 è arrivato a superare i 43.800 euro l’anno. Vale a dire una crescita di oltre 5.500 euro ma anche in questo caso si tratta di un dato solo apparente perché viene indebolito dall’aumento dell’inflazione che nel 2023 ha abbassato i redditi reali delle famiglie di 254 euro, quindi sotto i livelli del 2019. La frenata dei consumi e dei redditi ha provocato la chiusura di molte attività, soprattutto dei negozi di vicinato che soffrono la grande distribuzione dei centri commerciali e dell’e-commerce: tra il 2019 e il 2023 le attività di commercio al dettaglio si sono ridotte del 7,4%, ce ne sono 56mila in meno. Le attività della ristorazione, invece, si sono ridotte del 2%: 6700 mila in meno sull’intero territorio nazionale.

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Marzo 2024, 06:00