Presepe con due mamme e senza San Giuseppe, il parroco: «Tanti modi di essere famiglia». La polemica: vergognoso e blasfemo

Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, attacca la scelta del parroco Vitaliano Della Sala sul presepe LGBT

Presepe con due mamme e senza San Giuseppe, il parroco: «Tanti modi di essere famiglia». La polemica: vergognoso e blasfemo

di Redazione Web

Sta facendo molto discutere l'iniziativa del prelato Vitaliano Della Sala, parroco della Chiesa SS. Pietro e Paolo in Capocastello di Mercogliano in provincia di Avellino, che nei giorni scorsi ha pubblicato un post su Facebook in cui mostra quello che sarà il presepe di quest'anno nella sua chiesa: un presepe inclusivo, difensivo dei diritti LGBT e con due mamme. «Tanti modi di essere famiglia: “nulla è impossibile a Dio”», scrive il parroco in didascalia, sul suo profilo social.

Non si fa attendere la risposta di Pro Vita che reputa «blasfema e vergognosa» la scelta del parroco, oltre che priva di qualsiasi «insegnamento cattolico».

La scelta del parroco

Un presepe che porta all'attenzione i diritti della comunità LGBTQ+ e la loro esclusione dalle tradizioni più longeve del Paese. Ma don Vitaliano Della Sala non è d'accordo e punta a una maggiore inclusione nella casa di Dio.

«La realtà è che oggi ci sono altri tipi di famiglie. Negli oratori, al catechismo, arrivano bambini figli di divorziati, di single, ma anche di coppie gay. E noi li dobbiamo trattare tutti allo stesso modo, con rispetto. D’altra parte è lo stesso Papa Francesco a dire che la Chiesa non deve escludere nessuno», sostiene il parroco. «Siamo nel 2023 e nel mio presepe ho voluto mettere una coppia arcobaleno perché anche loro sono un tipo di famiglia.

Non c’è più una famiglia tradizionale. E dobbiamo tenerne conto perché Gesù Cristo si incarna pure per loro», conclude.

L'attacco di Pro Vita

Alla visione del post pubblicato dal parroco, Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus dichiara: «È pericoloso, oltre che vergognoso e blasfemo, il presepe Lgbt allestito a Capocastello di Mercogliano, dove don Vitaliano Della Sala ha inscenato la natività con due mamme. Non solo contravviene a qualsiasi insegnamento della Chiesa, al Magistero, alla Dottrina e al Catechismo della Chiesa Cattolica, ma da un punto di vista culturale si vogliono così 'santificare' pratiche illegali in Italia, come la vendita dei gameti e la compravendita di bambini e si annulla la figura paterna, proprio come vogliono fare le lobby arcobaleno».

Poi la satira sul futuro e l'appello al Vescovo di Avellino su un immediato provvedimento a smantellare il presepe LGBT: «Oggi due mamme, e domani? Ci saranno due papà o due transgender che si 'percepiscono' donne in un presepe che vuole così legittimare l'utero in affitto? Ci chiediamo se il vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, sia al corrente di tutto ciò e ci aspettiamo provvedimenti immediati. Ne va del rispetto di migliaia di fedeli e ricordiamo che tutti gli ultimi Pontefici si sono sempre espressi contro il gender e hanno sempre ribadito che l'istituzione famiglia è solo quella formata da una mamma e da un papà».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Dicembre 2023, 14:17
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