Macerata, per Erdogan "un atto di terrorismo, la xenofobia è una grave minaccia"

Macerata, per Erdogan "un atto di terrorismo, la xenofobia è una grave minaccia"

di Mario Fabbroni
"A Macerata un atto di terrorismo, la xenofobia è una grave minaccia". Lo ha detto il leader turco prima di partire verso l'Italia. Erdogan, atteso a in una Roma blindata, ha infatti didchiarato parlando con i giornalisti all'aeroporto Ataturk di Istanbul : L'attacco di ieri in Italia a Macerata, che ha preso di mira degli stranieri, mostra quanto grande sia diventata la minaccia della xenofobia. Non c'è differenza tra gli attacchi di un'organizzazione terroristica e attacchi razzisti di questo genere. In questa situazione si deve prendere una posizione decisa». 

Certo non verrà accolto entusiasticamente, Erdogan. Salvini attacca: "Ospitare l'estremista turco Erdogan in Italia è un vergognoso atto di sottomissione. Con la Lega al governo è chiaro che la Turchia non entrerà mai in Europa, altrimenti l'islamizzazione sarebbe compiuta". il segretario di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo. aggiunge: «Il regime turco sta bombardando i kurdi nel nord della Siria e ha eliminato ogni spazio di democrazia e pluralismo in Turchia, incarcerando oppositori politici, parlamentari, giornalisti, difensori dei diritti umani. Il governo italiano invece di protestare discute di affari per le grandi imprese con questo sponsor dell'Isis". 

Un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché sollevi la questione dei diritti umani durante gli incontri istituzionali con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. A rivolgerlo sono l'Associazione nazionale magistrati, il Consiglio nazionale forense e la Federazione nazionale stampa italiana che hanno scritto una lettera al capo dello Stato. «Signor Presidente, le continue violazioni dei diritti umani e le ripetute epurazioni in Turchia destano grande preoccupazione. Magistrati, giornalisti, avvocati, insegnanti, funzionari pubblici, medici, militari sono stati licenziati, in molte occasioni arrestati, ed ancora si trovano in stato di detenzione in assenza di contestazioni puntuali delle condotte a loro attribuite e in uno stato di sospensione dei diritti difensivi. Questa situazione - denunciano - viola i principi fondamentali dello Stato di diritto ed è stata ripetutamente segnalata da tutta la Comunità internazionale». «Riteniamo opportuno evidenziare nuovamente questa emergenza in occasione della visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan in Italia, auspicando che nel corso degli incontri istituzionali e nelle forme da Lei ritenute più idonee - è la richiesta di Anm, Cnf e Fnsi - venga posta attenzione alla questione dei diritti umani violati, e si solleciti la liberazione delle persone ingiustamente detenute». 
Ultimo aggiornamento: Domenica 4 Febbraio 2018, 19:58
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