Coronavirus, l'esperto: «Possibili recidive, causate da nuovi ceppi virali»
Si devono probabilmente ad una nuova infezione, causata da un diverso ceppo del nuovo coronavirus, i due casi di recidiva segnalati in Corea del Sud, in una donna di 73 anni, e in Giappone, in una donna di 40. «L'ipotesi più plausibile è che sia avvenuta una nuova infezione con un ceppo virale geneticamente diverso», ha osservato il virologo Francesco Broccolo, dell'Università Bicocca di Milano. «È probabile e auspicabile - ha aggiunto - che si tratti di reinfezioni causate da un secondo ceppo del virus che non è stato riconosciuto dal sistema immunitario». Sarebbe quindi una variante virale diversa rispetto a quello responsabile della prima infezione«.