Benzinaio accoltellato rimane senza sensi per 4 ore. La lama vicinissima alla carotide: «Vivo per miracolo»

Il racconto che ha fornito ai carabinieri il benzinaio anconetano di 51 anni

Benzinaio accoltellato rimane senza sensi per 4 ore. La lama vicinissima alla carotide: «Vivo per miracolo»

di Stefano Rispoli

Sarebbe rimasto a terra, privo di sensi, per quasi quattro ore dopo essere stato aggredito da due malviventi che lo avrebbero ferito al collo con due fendenti. Poi, quando ha ripreso conoscenza, lui stesso ha chiamato i soccorsi, mentre si trovava a terra in una pozza di sangue. È il racconto che ha fornito ai carabinieri il benzinaio anconetano di 51 anni, vittima di un tentativo di rapina avvenuto ieri sera nell’area di servizio Tamoil, in via Albertini, alla Baraccola.

L'aggressione poco prima delle 22

L’aggressione si sarebbe consumata poco prima delle 22, quando il distributore era chiuso. Due stranieri sarebbero entrati nell’ufficio in cui l’uomo stava facendo della contabilità dopo aver prelevato il contante dalle casse del self service. Lo avrebbero assalito all’improvviso, lui avrebbe provato a difendersi: ne è nata una colluttazione nella quale, ad avere la peggio, è stato il 51enne, raggiunto al collo da un paio di fendenti. Poi è svenuto. 

La fuga repentina e il coltello

Resta da capire - e su questo stanno indagando i carabinieri - perché i rapinatori siano scappati abbandonando il coltello sul posto: forse stava arrivando qualcuno e temevano di essere sorpresi.

Nella fuga non avrebbero portato via il denaro o almeno non tutto, secondo i primi accertamenti. 

L'allarme alle 2.30 dopo aver ripreso conoscenza

A distanza di ore, il benzinaio ha ripreso conoscenza e ha dato l’allarme, attorno alle 2.30 della scorsa notte, anche se è sotto choc e ricorda poco della terribile esperienza vissuta.

È fuori pericolo (la lama vicinissima alla carotide)

Soccorso dal 118 e dalla Croce Rossa, è stato portato in sala emergenza all’ospedale di Torrette: le ferite sono state suturate, ora è fuori pericolo, ma ha perso molto sangue e rischiato grosso perché per pochi centimetri la lama non l’ha raggiunto alla carotide. 

Sotto sequestro coltello e ufficio

I carabinieri, che hanno sequestrato il coltello e l’ufficio in cui è avvenuto il blitz, coordinati dal pm Andrea Laurino sono impegnati a visionare le telecamere dell’area di servizio e quelle circostanti per ricostruire i fatti e dare la caccia ai misteriosi banditi che avrebbero agito a volto scoperto.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Marzo 2024, 18:51
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