Aggredito col machete, il 24enne sta meglio. Il movente della droga, la foto hot e l'sms di minaccia: «Ti prendo e ti buco»

Anche il fratello avrebbe partecipato all'aggressione, tenendo ferma la fidanzata mentre Pietro lo colpiva alle gambe

Aggredito col machete, il 24enne sta meglio. Il movente della droga, la foto hot e l'sms di minaccia: «Ti prendo e ti buco»

di Redazione web

Sta meglio, è sveglio e cosciente e non è più in prognosi riservata il 24enne ferito gravemente a colpi di machete, mentre si trovava in strada con la sua fidanzata a Torino. A quanto si apprende da fonti ospedaliere il ragazzo, a cui era sta amputata la gamba sinistra compromessa dalle ferite dovute all'aggressione, è stato estubato: i medici del Cto, dov'è ricoverato, gli hanno dato una prognosi di 120 giorni. Per ora resta ricoverato in terapia intensiva.

Pietro aiutato dal fratello Rocco

Intanto emergono nuovi particolari sull'aggressione in strada a Torino per cui è stato fermato Pietro Costanzia di Costigliole. Secondo i pm il fratello Rocco non si sarebbe limitato ad accompagnare Pietro sul posto ma lo avrebbe anche aiutato nell'aggressione: venerdì scorso il giovane è stato fermato nelle indagini sul caso del ragazzo rimasto gravemente ferito, e l'udienza di convalida del fermo si è svolta stamattina.

Secondo la provvisoria ricostruzione degli investigatori, Rocco ha portato il fratello Pietro sul luogo guidando uno scooter; poi sarebbe sceso dal mezzo e avrebbe impedito all'amica del ventiquattrenne, che era presente, di avvicinarsi per tentare di mettere fine all'aggressione. Nel corso del suo primo interrogatorio, venerdì sera, Rocco non aveva ammesso la circostanza.

 

Gip: «Sproporzione tra movente e aggressione»

Secondo il gip Gloria Biale, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per Pietro Costanzia di Costigliole, tra il movente e l'aggressione c'è «una sproporzione assurda di valori». Il giovane fermato è discendente di una nobile famiglia piemontese: lo scorso 18 marzo avrebbe aggredito con un machete il 24enne, in una strada della periferia di Torino. Secondo il giudice si è trattato di un tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione.

Quanto al movente, sono stati rintracciati due "motivi di rancore".

Il primo è legato a debiti sulla compravendita di stupefacenti, il secondo all'invio, da parte della vittima, di una foto 'a luci rosse' ad un'amica dell'arrestato. In una delle chat recuperate dagli inquirenti una ragazza scrive al suo interlocutore, il 15 febbraio, di avere "paura" che il giovane "voglia uccidere" il ragazzo aggiungendo «non voglio che succeda una cosa del genere e nemmeno che vada in coma per una c... enorme»

«Prima o poi ti prendo e ti buco»

«Prima o poi ti prendo e ti buco tutto e puoi anche morire». E' una parte del testo di una chat che Pietro Costigliole di Costanza avrebbe inviato a O.B., il 24enne rimasto ferito il 18 marzo scorso da colpi vibrati con un machete in una strada periferica di Torino. Il messaggio è citato nell'ordinanza con cui un gip del tribunale ha risposto per Pietro la custodia cautelare in carcere per tentato omicidio. Il messaggio risale al 7 febbraio ed è nella disponibilità degli inquirenti perché un'amica della vittima ne ha fatto una fotografia. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Marzo 2024, 20:42
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