Rubinetti d'oro, mobili stile Luigi XVI: ecco come e dove vive un camorrista a Scampia | Il video dello sfarzo

Rubinetti d'oro, mobili stile Luigi XVI: ecco come vive un camorrista a Scampia | Guarda il video dello sfarzo
Dove e come vive un camorrista di citt? Dopo i fortini dei boss, nelle ville di Casal di Principe e gli interni dei loro bunker segreti, la polizia mostra come sono gli appartamenti del camorrista metropolitano e lo fa con immagini inedite, quelle “sporche” e a presa diretta fatte dagli agenti durante i blitz. A guidarci in questo "tour dello sfarzo" è l'agente Lisa, il poliziotto virtuale del profilo social della Polizia di Stato.







Ci troviamo a Napoli e il territorio è quello della periferia di Scampia, cornice insanguinata della faida degli scissionisti, a entrare negli appartamenti dei palazzoni in cemento armato sono i poliziotti del commissariato di Scampia, diretti da Cristiano Tatarelli.



Perché la polizia è andata lì, nel lotto G dell’istituto autonomo case popolari? Perché quella è stata, tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, la piazza bollente dello spaccio di stupefacenti contesa dagli scissionisti, e a sgomberare dagli appartamenti sono le famiglie di Salvatore Lucarelli e Ciro Barretta: capi clan dei Vanella-Grassi, quelli che la comandavano. E perché in quelle case Lucarelli e Barretta ci sono entrati non di diritto, come avviene di regola con l’assegnazione dell’ente, ma con l’aggressione della violenza delle armi e il potere del camorrista dominante.



«Nel gergo della malavita si chiama “occupazione militare” – spiega Tatarelli – fa parte proprio del loro modus operandi, quando una famiglia prende il dominio della piazza va a prendersi, con tutti i parenti e gli affiliati, pure le case dei rivali, buttandoli fuori con la forza, in modo da poter tenere poi il controllo di tutte le strade del quartiere». «Lo sgombero è la quarta fase di un protocollo d’attacco alla camorra, “alto impatto”, messo a punto dalla questura di Napoli – spiega Tatarelli – che inizia con perquisizioni domiciliari dei fabbricati, per una verifica porta a porta di chi occupa realmente l’abitazione; poi c’è il riscontro documentale con l’ente Iacp e l’anagrafe del comune, e le loro successive intimazioni di sgombero per occupazione abusiva. Quella forzata della polizia, in collaborazione con i vigili urbani e l’arma dei carabinieri è questa conclusiva della quarta fase».



Dove vive dunque un camorrista di città? Nel video si vedono gli sfarzi di arredi in finto stile Luigi XVI di ori, marmi e stucchi decorativi da sembrare di essere finiti alla Reggia di Caserta, fino ai rubinetti dorati del bagno e la vasca con le iniziali incise nel marmo. Non importa poi che questi arredi non siano quelli più affini alle stanze borboniche, quanto piuttosto ristretti al quarto piano di un palazzo di cemento di un quartiere, che le forze dell’ordine presidiano con avamposti fissi di legalità, per scacciar via l’ombra della criminalità organizzata.







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Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Aprile 2014, 18:14