Rugby, 6 Nazioni: Italia-Francia 23-18

Rugby, Italia leggendaria Francia battuta

di Christian Marchetti
ROMA - Il mondo del rugby che impazzisce, cos come avvenne due anni fa. L'Italia che dopo il 1997 e il 2011 mette nuovamente in discussione gli equilibri nei derby latini.



Le statistiche che dicono 31 successi francesi e da oggi... tre italiani. Ed è stata un'altra Italia leggendaria quella che oggi ha preso a sberle i vicecampioni del mondo e li ha sconfitti 23-18 nel primo turno del Sei Nazioni 2013. Quei Galletti che speravano di iniziare proprio da Roma la loro corsa verso il Grande Slam.

Esatto: leggenda.



Per i padroni di casa una buona mezz'ora a menare le danze, poi i francesi che reagiscono dimostrando di meritare quel quarto posto nel ranking mondiale e allora Italia (decima in quella classifica) alle corde. Infine la stupenda meta dell'uomo-immagine della Nazionale di Jacques Brunel Martin Castrogiovanni. In mezzo la partita perfetta di Luciano Orquera che cancella con una prestazione monumentale il calcio sbagliato a novembre contro l'Australia. Il Trofeo Garibaldi – premio annuale a chi vince il derby latino del Sei Nazioni – per la seconda volta è il capitano “giusto” ad alzarlo al cielo.



SFIDA – Dare del “Tu” ai maestri. Sfidarli a idee e cornate. Muovere la palla, finirla finalmente con la filosofia del badare a non prenderle. Insomma, non erano soltanto “promesse elettorali” quelle del ct azzurro Jacques Brunel alla vigilia. E la mediana Botes-Orquera sin da subito si mette a disposizione della causa. Anzi... Trascorrono appena 5 minuti e dopo un bel contrattacco di McLean la palla torna nelle mani di Orquera che ridicolizza la difesa offerta da Mas e da Papé. Velocità siderale per il numero 10 delle Zebre e palla che arriva fino a Parisse per la meta del capitano, il quale festeggia mettendo il dito indice sulle labbra: silenzio.



I francesi s'inc... sul serio, per dirla alla Paolo Conte, e cominciano a imporre pressione con un possesso granitico. La difesa degli uomini di Brunel tiene, c'è persino un placcaggio sulla linea di McLean; ma sulla fase successiva è un uragano di maglie blu: Picamoles penetra nel burro e le squadre sono una meta pari. La differenza la fa la trasformazione sbagliata di Michalak (7-5). Non sbaglia invece Orquera, al quale le responsabilità sulle spalle non dispiacciono affatto. Minuto 16: drop e 10-5; minuto 19: piazzato da posizione facile e 13-5.



Nel frattempo è una grandissima Italia. Non è certo abituata a imporre un tale ritmo a chi il ritmo ce lo insegna da una vita. E se i trequarti martellano, gli avanti tracimano in mischia chiusa. Buona anche la difesa, che pone continuamente quesiti di difficile risoluzione tanto per Machenaud che per Michalak, le menti dei transalpini. Gli uomini di Saint-André si affidano allora alla velocità di Fritz e Fofana ma la guardia di Masi, McLean e Venditti si fa sentire. Proprio Fritz, alla mezz'ora, consegna un pallone d'oro a Huget che cade in area di meta azzurra. Il Tmo, l'arbitro addetto alla moviola, dopo cinque replay è più confuso di prima e non assegna la meta. Ma i Bleus sono sempre lì, e nell'azione successiva si porta a -8 nel punteggio grazie a Michalak che dalla piazzola punisce un fuorigioco di Parisse e compagni.



Ed è una marea lunga ma inesorabile quella blu col galletto sul petto. È il 34' quando si assiste all'ennesimo break di Huget, che scarica su Fritz, che a sua volta con un delizioso “off-load” lancia il fulmine Fall. I nipotini di Napoleone trasformano ed è sorpasso: 13-15 e gelo siberiano. Spalti silenziosi e batterie che sembrano scariche per quelli in maglia bianca che commettono qualche errore di troppo in fase di possesso. Il primo tempo si chiude così.



SOFFERENZA – Trascorrono 3' nella ripresa prima che l'Italia torni con il pallone in mano. Botes cerca il ritmo del primo tempo ma c'è da sbattere contro un muro durissimo, la difesa in avanzamento degli ospiti che sui punti d'incontro non lasciano nulla.



Ancora: rimessa laterale sbagliata da Szarzewski a centrocampo e attacco azzurro sempre sulle maglie dei Bleus, stavolta con un errore di Masi le cui incursioni dalle retrovie fanno comunque male agli ospiti. Per i padroni di casa tanta fatica e zero punti. Quelli li mette ancora Michalak dalla piazzola: 50', fallo in mischia chiusa dei nostri, e 13-18.



Poi al 57' la rivoluzione. Brunel cambia Lo Cicero con De Marchi, Ghiraldini con Giazzon e Botes con Gori. Parteciperanno tutti e tre alla splendida azione che porta alla marcatura del sorpasso. Nasce tutto da un pallone di recupero nella ventidue dei padroni di casa, la squadra si distende con Parisse. Altre quattro fasi, difesa transalpina in affanno e le capienti manone di Castrogiovanni a portare il pallone oltre la linea dei sogni. Orquera trasforma e parte il “Po-po-po” che a Berlino fece da colonna sonora a Cannavaro e soci. E quando al 64' Orquera lascia spazio a Burton è un altro applauso di cuore. Meritato: la cocente delusione per il pareggio sfumato con l'Australia, è alle spalle.



Ma c'è gloria anche per il suo sostituto di giornata. L'Italia continua a premere, l'arbitro Owens penalizza ingiustamente in un paio di occasioni i padroni di casa, ma gli azzurri ci sono e Burton, per l'appunto, al 69' mette tra i pali il calcio di rimbalzo del +5.



Finale letteralmente incandescente. Il fortino italiano tiene come meglio non può, mentre i francesi cercano di scardinarlo con le sportellate del tanto discusso Bastareaud. Giazzon busca anche un cartellino giallo. Difesa in 14 allora. Fino all'84°, incredibile, eroico, meraviglioso, strepitoso, mostruoso minuto di una partita che entrerà nella storia. L'emblema del trionfo il placcaggio oltre la linea di touche di Venditti su Fall. Il rugby italiano oggi è diventato grande.





ITALIA – FRANCIA 23-18 (13-15)

ITALIA: Masi; Venditti, Benvenuti (32' st Canale), Sgarbi, McLean; Orquera (24' st Burton, 40' st Ghiraldini), Botes (16' st Gori); Parisse, Favaro (24' st Derbyshire), Zanni; Minto, Geldenhuys (32' st Pavanello); Castrogiovanni (23' st Cittadini), Ghiraldini (16' st Giazzon), Lo Cicero (16' st De Marchi). All.: Brunel.

FRANCIA: Huget (32' st Trinh-Duc); Fofana, Fritz (23' st Bastareaud), Mermoz, Fall; Michalak, Machenaud (23' st Parra); Picamoles (29' st Chouly), Ouedraogo, Dusatoir; Maestri, Papé (19' st Taofifenua); Mas (27' st Ducalcon), Szarzewski (13' st Kayser), Forestier (13' st Debaty). All.: Saint-André.

Arbitro: Owens (Galles)

Marcatori: 5' m Parisse tr Orquera (7-0), 12' m Picamoles (7-5), 16' d Orquera (10-5), 19' cp Orquera (13-5), 27' cp Michalak (13-8), 34' m Fall tr Michalak (13-15); st: 10' cp Michalak (13-18), 17' m Castrogiovanni tr Orquera (20-18), 29' d Burton (23-18).

Note – Cartellini: 40' st giallo a Giazzon. Calci: Orquera 3/3; Michalak 3/5.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Febbraio 2013, 23:31