Trump cancella Obama e dichiara guerra ai media

Alessandra Severini
Come aveva promesso, il presidente americano Donald Trump non ha perso tempo e appena insediato ha subito gettato le basi per l'abolizione dell'Obamacare, la riforma sanitaria voluta dal suo predecessore. Nei prossimi giorni firmerà altri decreti su scambi commerciali, immigrazione e lavoro, tutti all'insegna dell'annunciata politica protezionistica.
Ma l'era Trump non è iniziata bene dal punto di vista della comunicazione. Il neo presidente ha mascherato a fatica l'irritazione per la grande riuscita della manifestazione delle donne contro i suoi atteggiamenti sessisti, che ha portato nelle strade di molte città del mondo milioni di persone. Iniziano male anche i rapporti con la stampa. Il primo briefing ufficiale alla Casa Bianca è durato solo cinque minuti, con il portavoce Sean Spicer che ha accusato i media di aver diffuso «dati falsi» sul pubblico che ha assistito all'inaugurazione e non ha accettato domande. Quotidiani e tv americane hanno reagito da subito e in modo compatto, dimostrando che i numeri offerti da Spicer erano sbagliati e criticando la «violenza» della parole utilizzate.
In Italia invece c'è chi apprezza la determinazione del neo presidente Usa. Beppe Grillo, in un'intervista a un settimanale francese, si dice «ottimista» su Trump che «sembra un moderato» e si dice d'accordo con alcuni punti chiave della politica economica protezionista del nuovo presidente. Parole di lode anche per il presidente russo Vladimir Putin. Il leader M5s nega invece di aver mai detto che in politica «servono uomini forti come Trump e Putin».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Gennaio 2017, 05:00