Traffico, è record di decibel

Antonio Caperna
Va alla città di Palermo il triste primato di capitale del rumore da traffico, che nella fascia oraria tra le 12 e le 14 raggiunge i 92,6 decibel (dB), superando cosi il limite dei 90, indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come soglia critica per evitare danni all'udito. Un vero frastuono che alimenta il nervosismo delle persone più esposte al rumore del traffico, provoca disturbi del sonno e fa venire il mal di testa, oltre a mettere a rischio, nel tempo, la funzione uditiva. Al secondo posto Firenze (88,6 dB), Torino (86,8 dB), Milano (86,4 dB), Roma (86 dB), Bologna (85 dB) e Napoli (84,7 dB).
Le strade relativamente più silenziose si trovano invece a Catanzaro (75 dB), Bari (75,2 dB) e Potenza (75,6 dB). Valori preoccupanti se si considera che vivere in zone dove il rumore del traffico stradale supera i 60 dB si associa a un incremento della mortalità del 4%, a una probabilità di ictus maggiore del 5% e, curiosamente, anche a un aumento dell'obesità.
Sono questi i risultati di alcune misurazioni, realizzate da Amplifon in 20 città italiane in occasione della European Mobility Week. Gli italiani sono i più esposti al rumore del traffico in Europa (il 49,4% contro una media del 42,9%) e le strade delle nostre città ne escono assordate: automobili e motorini, clacson, sirene e mezzi pubblici producono in media 82,2 decibel. Il dato più alto in Europa, quindi, conteso solo dai francesi (49,1%), ben superiore alla media del 42,9% e al 33,7% dei silenziosi Paesi Bassi. È anche possibile tracciare un identikit delle vittime del rumore della strada, che nel nostro Paese sono soprattutto donne (56%) con un'età media di 47 anni, principalmente impiegate e insegnanti (32%). Tra i più esposti al fracasso di auto e motorini anche i pensionati (16%), i freelance (13%) e le casalinghe (11%).
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Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Settembre 2016, 05:00