Se il Movimento 5 stelle arriva al governo, fra i primi atti ci sarà il referendum

Se il Movimento 5 stelle arriva al governo, fra i primi atti ci sarà il referendum sull'euro. Alessandro Di Battista, dalle colonne del quotidiano tedesco Die Welt lancia un avviso alla cancellerie europee e detta i punti cardine del programma di governo del Movimento. «Euro e Europa non sono la stessa cosa dice Di Battista - Noi vogliamo che siano gli italiani a decidere sulla moneta unica». Poi tutti gli altri obiettivi da raggiungere: meno pressione fiscale e lotta alla corruzione, sostegno alle piccole e medie imprese e reddito di cittadinanza, investimenti in piccole opere pubbliche e più tasse sul gioco d'azzardo. Dichiarazioni che preoccupano l'Europa, tanto che il presidente di turno - il premier slovacco Robert Fico dice che il voto anticipato e un'eventuale vittoria M5S, sarebbero un problema serio per l'Ue.
Ma per raggiungere Palazzo Chigi il Movimento non vuole scorciatoie e chiede elezioni subito. Siamo pronti a governare. Non vogliamo discutere mesi e mesi con i partiti sulla legge elettorale ma andare al voto subito dopo la pronuncia della Corte Costituzionale sull'Italicum. La verità però è che anche i 5 stelle devono risolvere tensioni interne e rancori personali per presentarsi in modo compatto al voto. Beppe Grillo ha chiesto di evitare passi falsi (compresi quelli della sindaca Raggi a Roma) e divisioni. «Abbiamo bisogno di idee condivise, non di opinioni divisive», ha scritto sul blog. Ma è un fatto che la candidatura a premier di Luigi Di Maio non sia affatto scontata, né condivisa da tutti nel Movimento. Non a caso Roberto Fico ha fatto già balenare la sua disponibilità a correre per Palazzo Chigi. Grillo però ha provato a stoppare ogni ipotesi: «il candidato premier del M5S verrà deciso dalla Rete e applicherà il programma votato dalla Rete stessa».
(A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Dicembre 2016, 05:00