Mediterraneo, strage sfiorata


di Davanti alla Libia affonda un barcone con 500 migranti, 5 morti
Valeria ArnaldiErano centinaia i migranti a bordo del barcone che, ieri, è affondato al largo della Libia. A prestare i primi soccorsi è stata una nave della marina militare italiana, la Bettica, che si trovava poco distante. Poi, mezzi navali e un elicottero sono stati inviati dalla fregata Bergamini, anch'essa vicina. Circa cinquecento persone sono state messe in salvo. Sono cinque, invece, le salme che sono state recuperate. Difficile ricostruire le esatte dinamiche dell'incidente - il barcone si sarebbe capovolto per la grande quantità di persone a bordo - e perfino capire se ci siano dei dispersi. Non si riesce, infatti, a risalire al numero esatto delle persone imbarcate nell'ennesimo viaggio della speranza finito in tragedia. Il miglioramento delle condizioni climatiche e, di conseguenza, del mare ha fatto riprendere le partenze dei barconi. Solo il giorno prima, nel Canale di Sicilia, erano stati tremila i migranti salvati al largo delle coste libiche, in ventitre operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera, che hanno visto coinvolte anche unità del dispositivo Eunavformed; di Sos Mediterranee, nonché un mercantile e due rimorchiatori in servizio alle piattaforme libiche off shore Bouri Field, senza trascurare i trasbordi su unità navali di Frontex. In appena due giorni sono stati 5600 i migranti tratti in salvo nella zona. E mentre procedono i salvataggi, proseguono anche le operazioni per recuperare le oltre 700 salme di persone che hanno perso la vita lo scorso 18 aprile nell'affondamento di un'imbarcazione a 200 chilometri da Lampedusa. Solo 28 sono riusciti a sopravvivere. riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Maggio 2016, 05:00