Il Napoli soffre per un tempo poi liquida 3-1 la pratica Spezia

Marco Zorzo
MILANO - Si comincia malissimo, con gli scontri tra tifosi e polizia prima della partita, con un centinaio di ultrà napoletani che hanno cercato il contatto con quelli dello Spezia, bloccati dalla carica dei poliziotti in assetto antisommossa. Poi gli azzurri soffrono per un tempo i cadetti di Mimmo Di Carlo, specializzato a far fuori le squadre di A dalla Coppa Italia. L'anno scorso eliminate Frosinone e Roma (all'Olimpico ai rigori, ricordate?) e quest'anno Udinese (3-2) e Palermo (5-4 ai rigori), sempre a domicilio. Stavolta, però, non c'è stato due senza tre per i liguri. Finisce 3-1 per il Napoli. Che s'illude in avvio con Zielinski (3'), sfiora il bis al 24' col palo di Insigne. Quindi becca il pari con la botta di Piccolo, deviata da Albiol, che infila il povero Rafael.
Qualche fischio piove sul gelido San Paolo (freddo cane, ma oltre 20.000 sugli spalti). La paura sparisce nel giro di 120' secondi, in avvio di ripresa: la perla di controbalzo al volo di Giaccherini su assist al bacio di Insigne (55') e tris di petto di Gabbiadini (57'), che infila Chichizola, dopo uno slalom portentoso di Rog sulla destra. E Pavoletti? In campo al posto di Gabbiadini, appunto, all'80', a giochi fatti. Ora Sarri attende ai quarti la vincente tra Fiorentina e Chievo.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Gennaio 2017, 05:00