«Fronte del sì serial killer della vita dei nostri figli»

Tv o web i toni della campagna referendaria sono più o meno gli stessi. Ieri ad accendere la miccia è stato Beppe Grillo che in un video pubblicato sul blog non ha usato mezzi termini: «Siamo oltre la dittatura. Abbiamo di fronte dei serial killer di futuro perchè stanno svendendo il futuro dei nostri figli». Matteo Renzi, non ha lasciato cadere nel vuoto le accuse e ha rilanciato a sua volta: «Grillo usa queste frasi per provare a uscire dall'angolo dello scandalo sulle firme false di Palermo e della affittopoli del Senato. E per nascondere che M5s è più conservatore della vecchia Casta». Renzi non parla dei rischi gravi evocati da quotidiani internazionali nel caso di sconfitta del Sì, ma osserva che il sostegno alla riforma porta «competitività e rende il Paese più forte e solido» in Europa. Il premier però torna a legare il futuro del suo governo all'esito referendario: «Se va male non sarò della partita». Ma le opposizioni negano di voler dar vita in caso di vittoria a un governo tecnico. «Se vince il No chiederemo subito il voto», promette il 5 Stelle Di Maio. «Niente governi di scopo», concorda il leghista Matteo Salvini. Al referendum mancano meno di due settimane e c'è da giurarci che il clima non si raffredderà. Sabato Beppe Grillo sarà a Roma per partecipare al tour #IodicoNo che si chiuderà poi il 2 a Torino. Ma intanto c'è da risolvere la vicenda di Palermo i cui contorni si fanno più gravi. Le firme non sarebbero state solo copiate per consentire la presentazione della lista M5S alle Comunali del 2012, ma addirittura rubate da quelle per il referendum sull'acqua del 2011.(A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Novembre 2016, 05:00