Lady Diana, i sensi di colpa di Mohamed Al-Fayed a poche ore dalla morte: «È stata colpa mia, senza il mio ok lei e Dodi sarebbero ancora vivi»

L'imprenditore egiziano è morto il 2 settembre 2023, aveva 94 anni

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di Redazione web

La storia della morte di Lady Diana non smette di far parlare, nonostante siano passati 26 anni. Pochi giorni fa è venuto a mancare Mohamed Al-Fayed, imprenditore egiziano e proprietario di Harrods, ma anche papà di Dodi Al-Fayed, il presunto amante di Lady Diana, dopo il divorzio dal principe Carlo.

La figura di questo imprenditore è stata molto importante nella notte dell'incidente a Parigi e l'imprenditore continuava a sostenere che «è stata colpa mia».

Andiamo a scoprire insieme cosa è successo.

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Le rivelazioni di Mohamed Al-Fayed

Andrew Neil è un giornalista britannico molto amico di Mohamed Al-Fayed, tanto da passare ore intere a conversare con lui e a lasciarsi andare a confidenze private. 

Tra questi dialoghi, Andrew ha scoperto che Mohamed si è sempre sentito in colpa per la morte di Lady Diana e Dodi Al-Fayed, decessi avvenuti nella notte del 31 agosto 1997. Il motivo? A quanto pare, sembrerebbe essere stato proprio lui a dare l'approvazione al figlio di scappare dal Ritz, hotel di proprietà dell'imprenditore egiziano, dove Dodi e Lady D alloggiavano.

La principessa del Galles si sentiva sotto assedio a causa della presenza dei paparazzi che avevano bloccato l'ingresso e l'uscita principale dell'albergo.

Voleva scappare da lì.

Nonostante Mohamed avesse consigliato ai due di rimanere in stanza e cercare di distrarsi, si era poi fatto convincere da Dodi e li ha lasciati scappare da un'uscita laterale.

«Se avessi insistito maggiormente, mio figlio e Diana sarebbero ancora vivi», diceva spesso Mohamed, ma non si può tornare indietro nel tempo e adesso l'imprenditore egiziano potrà riposare in pace, finalmente. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Settembre 2023, 08:41
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