Vittima dei bulli, 15enne tenta il suicidio: «Bevevo e mi drogavo per non pensare»
di Alessia Strinati
Bambina disabile di 5 anni, incubo alle elementari: i compagni di classe le tagliano i capelli
Non solo prese in giro, ma anche umiliazioni, botte: questo è quello che la giovane è stata costretta a subire dai bulli che la chiamavano "gamba di legno. «E' stato difficile crescere, da bambina andava tutto bene ma quando sono diventata più grande è iniziato il bullismo. Sono andata in tre diverse scuole elementari ma non riuscivo ad adattarmi in nessuna di esse. Continuavano a chiedermi ‘perché cammini così?' e poi finivano per buttarmi a terra sul pavimento», ha spiegato al Mirror. La sua disabilità è stato motivo di prese in giro e di conseguenza anche di grandissime sofferenze.
«Ho iniziato ad aver paura di uscire di casa e quando arrivai alle superiori la situazione peggiorò ulteriormente. La gente mi faceva sentire stupida e non avevo fiducia in me stessa. Ho faticato tanto e alla fine sono stata espulsa. Poi sui social media le persone hanno iniziato a insultarmi e hanno creato gruppi per prendermi in giro». Leah racconta che la situazione è diventata così pesante da spingerla a suicidarsi. La 15enne ha assunto un mix di farmaci, tentando di farla finita, a lungo si è drogata e ha fatto uso di droghe per non pensare a quello che le succedeva.
«Il punto di svolta è arrivato quando mi sono trasferita all'Hurg Baird College, dove le persone hanno iniziato a elogiarmi. Sono fortunata perché le mie condizioni mediche non sono così gravi, ma quello che ho passato mi ha straziato». Oggi la ragazza ha voluto raccontare la sua storia e ha deciso di impegnarsi in una raccolta fondi per le persone affette dalla sua stessa patologia e di combattere il bullismo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Giugno 2018, 12:04
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