Gli Usa fanno causa ad Apple: «Monopolio sugli smartphone»

Cupertino perde oltre il 3% a Wall Street dopo l'azione antitrust

Gli Usa fanno causa ad Apple: «Monopolio sugli smartphone»

di Mario Landi

Gli Stati Uniti contro Apple. Un’azione legale per violazione delle leggi antitrust che accusa il colosso di Cupertino di aver mantenuto il monopolio nel settore degli smartphone, penalizzando la concorrenza e conseguentemente la libertà di scelta dei consumatori. La causa, intentata dal Dipartimento di Giustizia e dai procuratori generali di 16 Stati americani, rappresenta l'ultimo affondo in ordine temporale dell'amministrazione Biden contro il dominio di Big Tech. Nel mirino, l'ecosistema dell'iPhone, da decenni il motore della crescita di Apple. Cupertino è «una delle società che vale di più al mondo», al punto che il suo utile netto «supera il pil di più di 100 paesi», in gran parte grazie all'iPhone, come ha sottolineato il ministro della Giustizia, Merrick Garland (nella foto), accusando Apple di aver mantenuto il monopolio «non perché ha prodotto una tecnologia superiore, ma perché ha limitato e utilizzato tattiche di esclusione» nei confronti della concorrenza. «I consumatori non dovrebbero pagare prezzi più alti perché le società violano le leggi antitrust», ha osservato ancora Garland, mettendo l'accento sulle barriere introdotte da Cupertino per rendere difficile ai suoi clienti l'uscita dal suo ecosistema.

Apple ha respinto seccamente le accuse: «Questa causa minaccia chi siamo e il principio che distingue i nostri prodotti in un mercato fortemente competitivo», ha spiegato l’azienda della Mela, precisando che se la causa avrà successo, metterà «in pericolo la nostra capacità di creare la tecnologia che la gente si attende da Apple», creando anche un «precedente pericoloso», perché viene concesso al governo «il potere di esercitare un ruolo pesante nella progettazione della tecnologia per le persone». I timori per gli effetti dell'azione legale sui ricavi dai servizi di Apple affondano i titoli di Cupertino a Wall Street (arrivati a perdere oltre il 3%) in una seduta record per i listini americani.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Marzo 2024, 06:55