Accoltellarono il vicino, poi la testata a un poliziotto: padre e figlio a processo

I due imputati erano stati condannati per un episodio simile già nel 2015, ma l'accusa questa volta è ancora più grave

Accoltellarono il vicino, poi la testata a un poliziotto: padre e figlio a processo

Prima avevano accoltellato il loro vicino, nel corso di una lite condominiale violentissima e sanguinosa. Poi, uno di loro ha danneggiato l'auto della polizia, giunta per placare gli animi, e rifilato una testata ad un agente. Per questo motivo, padre e figlio sono stati rinviati a giudizio e dovranno affrontare un processo. I due, tra l'altro, sono recidivi.

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Accoltellano il vicino, poi la testata al poliziotto

I fatti risalgono alla notte del 20 giugno 2020, in una via del centro di Saragozza, in Spagna. Come scrive Heraldo.es, dopo l'ennesima lite condominiale si erano affrontati, con coltelli e spranghe di ferro, tre uomini: Laureano L. H. e Pedro L. D., rispettivamente padre e figlio, e il loro vicino di casa, Bilal A., che nello scontro riportò le ferite più gravi. Le urla nel cuore della notte avevano destato l'attenzione dei condomini che, terrorizzati, avevano chiamato la polizia. Gli agenti, al loro arrivo, hanno trovato una scena decisamente 'splatter': macchie di sangue ovunque, sul pavimento e sui muri. 
Tutti e tre i contendenti erano stati portati in ospedale, anche se Bilal A.

aveva riportato le ferite più gravi, alla schiena e alla coscia. Padre e figlio, una volta curati, sono stati poi arrestati. E durante il trasporto in commissariato, il più anziano dei due accusati aveva prima preso a calci l'auto della polizia, danneggiandola, poi aveva addirittura rifilato una testata ad un agente.

Le minacce alla polizia

Non contento di quanto fatto fino a quel momento, una volta denunciato a piede libero, Laureano L. H. aveva anche iniziato a minacciare i poliziotti che lo avevano arrestato. «Accoltellerò anche voi, le vostre mogli e i vostri figli!» - le minacce dell'uomo - «Vi beccheremo fuori e vi investiremo con la macchina. Senza la divisa non siete nessuno!». 
Un comportamento che di certo non migliorerà la posizione dell'imputato, che tra l'altro, proprio insieme al figlio, era già stato condannato a tre anni per un'aggressione risalente al 2015. Anche il vicino e rivale aveva dei precedenti, per rapina violenta e lesioni, per cui era stato condannato nel maggio 2020.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Ottobre 2022, 21:13
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