Juve, Conte sedotto dal PSG: per
restare vuole garanzie dal club
di Timothy Ormezzano
La Juve temporeggia, evita di sbilanciarsi, perché il suo allenatore nicchia: vuole le garanzie tecniche necessarie per aggredire la prossima Champions League. Quelle che gli offrirebbe un Psg che lo stima e lo ammira, e che intanto avrebbe incassato il no di un Pogba più attratto da un eventuale trasloco a Madrid. «Paul è super, ma capirei una sua cessione», ha spiegato ieri Buffon. Tornando a Conte, tra i suoi spasimanti c'è anche il Monaco, deciso a far fuori Ranieri.
Rewind. A gennaio il Mou italiano si disse «non molto tranquillo» nel vedere i movimenti sul mercato di Roma e Napoli. Un invito alla Juve a non stare a guardare? Il tecnico smentì, ma entrò in silenzio stampa a ogni vigilia di campionato per i successivi tre mesi.
Ritrovata recentemente la parola, Conte ha evitato le domande sul suo futuro: «Adesso è una questione irrilevante che non deve preoccupare nessuno: concentriamoci sul finale di campionato».
Conte, carta canta, ha un contratto con la Juve fino al 2015. Non siamo (ancora?) davanti a una possibile rottura. Piuttosto sembra la seconda visione del film del 2013 quando, per riparare a un «non so se resto qui» pronunciato da Conte, la Juve organizzò una stretta di mano mediatica tra tecnico e presidente.
Ovviamente i bianconeri sperano nello stesso happy end. Compreso quel Buffon che ieri ha speso parole d'elogio per l'allenatore, l'uomo in più della Juve: «Dopo i due settimi posti il mio rapporto con la società si era un po' incrinato, ma l'arrivo di Conte e il riavvicinamento con il presidente mi hanno ridato energia. Come potrei adesso pentirmi di non essere andato alla Roma?».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Aprile 2014, 09:22
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